Joseph Ratzinger, un cimbro… d’adozione

Nella rara immagine d’epoca, il futuro Papa Benedetto XVI a Roana nel 1975, invitato dal prof. mons. Luigi Sartori nel 1975.

Negli anni del post Concilio il teologo Joseph Ratzinger era divenuto di casa sull’altopiano dei Sette Comuni, grazie all’amicizia con mons. Luigi Sartori, presidente dei teologi italiani, docente presso il seminario di Padova, già direttore dell’Istituto di Scienze religiose dell’Itc di Trento, deceduto ad 83 anni nel 2007. Il legame era nato durante le sessioni del Concilio Vaticano II. Sartori era solito organizzare a Roana, uno dei sette Comuni dell’altopiano di Asiago, in primavera, i convegni annuali dei teologi del Triveneto, aperti anche al contributo di studiosi stranieri. Il teologo roanese aveva inoltre consolidato un rapporto a rete fra i massimi teologi conosciuti a Roma: Hans Küng, Henri De Lubac, Jean Daniélou, Yves Congar, Gérard Philp, oltre a qualche cardinale e a vescovi che si erano distinti nei lavori conciliari.

Nel 1974 mons. Ratzinger fu invitato sull’altopiano, anche tramite un germanista, il prof. Hermes, studioso e consulente di cultura cimbra, docente a Ratisbona nella stessa Università del futuro Papa. In quell’occasione il consiglio dell’Istituto era stato accolto dal teologo bavarese con grande cordialità nella sua abitazione di Regensburg. Impossibilitato a presenziare al convegno fissato per il mese di aprile, Ratzinger mandò un suo assistente, il prof. Wiedenhofer. Fu quello l’inizio di un’amicizia che si consolidò negli anni.

Nel 1974  fu pubblicato in italiano un primo lavoro di Ratzinger, curato da Roberto Tura su incarico di Sartori. Per due anni consecutivi, nel 1975 e 1976, Joseph Alois Ratzinger partecipò ai summit teologici a Roana, tanto da meritare il collare d’argento, prima, e d’oro, poi, dei cimbri.

Le riunioni dei teologi avvenivano in una sala dell’asilo, accogliente, ma non certo sfarzosa. Molti approfittavano dello stage per fare delle passeggiate, fra la curiosità dei residenti. Tutti insieme, come “popolo di Dio”, si riunivano per la messa nella chiesa parrocchiale.

Solo nel 1976 si è voluto dare una certa solennità al rito liturgico in concomitanza con il 25° di sacerdozio di mons. Ratzinger celebrato nel Duomo di Asiago. L’anno dopo, il 24 marzo del 1977, Ratzinger fu nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga da Papa Paolo VI. Il 27 giugno dello stesso anno Paolo VI lo elevò allo stato cardinalizio.

Si consolidarono da allora non solo i rapporti con “l’insigne maestro di teologia”, come era stato definito da Paolo VI, ma anche fra i sette Comuni di Asiago ed alcune municipalità della Baviera.

I due convegni con gli interventi del prof. Ratzinger sono in altrettante pubblicazioni della casa editrice Ave, gelosamente custoditi nella biblioteca del centro. Dopo il 1976, né da vescovo né da cardinale il futuro Papa potè mai tornare a Roana, nonostante la corrispondenza epistolare mantenuta in vita. A Papa Benedetto XVI il Comune di Roana ha dedicato il libro della propria storia in tedesco.

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