Don Lauro alla Messa del 1 gennaio ricorda Benedetto XVI: “La parola di Dio non è difficile, basta solo fidarsi e attuarla”

“Oggi sono stato alla chiesa di Raossi. Su questa piccola chiesa, c’è una scritta interessantissima: Qui si entra per incontrare Dio, qui si esce per amare il prossimo. Come vorrei che l’Eucarestia fosse questo”. È questo l’augurio che l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha espresso in occasione della Messa del 1° gennaio nel Duomo di Trento. Secondo monsignor Tisi, “la parola di Dio non è difficile, basta solo fidarsi e attuarla”. “Ho una battuta per esprimere questo concetto – ha detto – ed è Elementare, Watson“.

Monsignor Tisi, riprendendo le parole di papa Francesco per la Giornata della Pace, ha indicato tre vie in cui si manifesta il Bambino Gesù e il cambiamento che genera. Il cambiamento sta “negli uomini e nelle donne impegnati per la tutela dell’ambiente e per la promozione della pace e nei campi profughi, e negli gli uomini e nelle donne che nei nostri ospedali e nelle nostre case di riposo continuano a scrivere pagine eroiche di tenerezze e grandezza, seppur stressati negli orari e nella mancanza di tutele”.

All’inizio della celebrazione, monsignor Tisi ha ricordato anche papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre. “Ha indagato il mistero di Cristo – ha detto – e ha saputo presentare la fede come l’incontro con l’umanità di Gesù. Ha scritto pagine estremamente interessanti su questo terreno”. “Ha desacralizzato la figura del Papa – ha aggiunto l’arcivescovo Tisi -. Quando ha lasciato il ministero petrino ha detto ‘Non ho più la forza per farlo’, conferendo umanità al ruolo di Papa“. Monsignor Tisi ha ringraziato Benedetto XVI, oltre che per la sua umiltà, anche per la sua prova di fede. “Lo ringraziamo anche per questi 10 anni di preghiera e di silenzio con cui ha sostenuto in modo mirabile la Chiesa”, ha aggiunto.

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