La tragedia della Shoah a teatro, per la Giornata della Memoria

Per il Giorno della Memoria 2023, mercoledì 25 al Teatro di Roncone, giovedì 26 nella Sala Consiliare del Comune di Aldeno (info: 0461.842816-aldeno@biblio.tn.it), e venerdì 27 gennaio al Teatro Cuminetti di Trento, andrà in scena, sempre alle 20.30, “Un libro di sangue“, atto unico di Renzo Fracalossi, a cura del Club Armonia, per la regia dell’autore, spettacolo che si interroga sui precedenti e sulle similitudini dell’infinito ripetersi di un odio privo di senso (ingresso libero, info: trentinoanpi@gmail.com). Liliana Segre (1930); Samuel/Sami Modiano (1930); le sorelle Andra (1937) e Tatiana Bucci (1939); Goti Herskovitz Bauer (1924); Edith Bruck/Steinschreiber (1931) sono gli ultimi testimoni italiani della Shoah. Quando non ci sarà più nessun sopravvissuto, tutto cambierà: la memoria verrà slacciata dal nostro quotidiano, mentre la deriva del ricordo rischierà di prendere il sopravvento e la nebbia dell’indifferenza tornerà a risalire dal mare dell’ignoranza. «Consapevole di ciò – scrive Fracalossi -, ormai da molti anni mi interrogo su cosa sanno i miei contemporanei dell’Olocausto. Cosa sanno dei precedenti e delle similitudini? E così ho provato a raccontare una pagina oscura e forse a qualcuno poco nota, portando in superficie un parallelo di straordinaria evidenza ed altrettanto straordinariamente ignorato, quello cioè fra la persecuzione antigiudaica esplosa nelle penisola iberica nel XV secolo e l’antisemitismo tedesco e nazifascista del secolo XX, che scrivono le pagine di un vero “libro di sangue”». Lo spettacolo andrà poi in scena sabato 28 gennaio, alle 20.45, al Cinema Teatro Paladolomiti di Pinzolo, e domenica 29, alle 17.30 al Teatro di Cembra Lisignago.

Sempre il 27 gennaio, alle 21, al Teatro Sociale di Trento, andrà in scena “Primo“, di e con Jacob Olesen, per la regia di Giovanni Calò, recital letterario tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, indimenticato scrittore sopravvissuto ad Auschwitz. Lo spettacolo conclude la terza edizione di Living Memory, festival promosso dall’Associazione Terra del Fuoco Trentino (ingresso libero, info: numero verde 800013952, centrosantachiara.it). Gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, ancora per pochi anni memoria viva e presente, stanno per estinguersi. La loro diretta testimonianza non è stata sufficiente. Jacob Olesen sente pertanto la necessità, anzi il dovere di descrivere l’indescrivibile: raccontare, raccontare e raccontare ancora la testimonianza di Primo Levi a chi già la conosce, a chi la ignora, a quanti ci credono e a quelli che la negano, e nelle scuole per le nuove generazioni.

Alle 20.30, al Teatro di Villazzano è in programma “La moglie ebrea. Recital per la memoria“, promosso dalla circoscrizione di Villazzano, tratto da “Terrore e Miseria del Terzo Reich” di Bertolt Brecht, con Maria Zini voce recitante e interventi musicali delle violiniste Elisa Cecchini e Barbara Zanor. Il monologo brechtiano “La moglie ebrea” è ambientato in Germania, quando il conflitto mondiale è alle porte e la follia nazista sta rivelando tutta la sua violenza. Judith, una donna appartenente alla borghesia tedesca, di origine ebraica, decide di trasferirsi in Olanda lasciando il marito, medico ariano, dopo aver visto che, come tanti, non vede o non vuole vedere l’orrore da cui stanno per essere travolti. Una riflessione sul passato e su quelle forme di razzismo “quotidiano” che creano e alimentano spesso un clima di intolleranza o di indifferenza, a cui non si presta la dovuta attenzione per impedire che il passato ritorni (ingresso libero, info: 0461.913706, info@teatrodivillazzano.it).

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