Il Comitato Laghi Piné: “Dalla mancata olimpiade nasca rilancio sostenibile”

Foto Facebook Comitato LAGHI Pinè

Non si è ancora placata la delusione per la mancata assegnazione delle gare di pattinaggio di veolcità delle Olimpiadi invernali del 2026 agli impianti di Baselga di Piné, e anche il Comitato laghi fa sentire la sua voce, con alcune osservazioni sul futuro del territorio. “Sono state assunte decisioni che pesano e peseranno sull’immagine e sulle prospettive del nostro territorio”, spiega il Comitato, che chiede alle istituzioni di trasformare la fase post-olimpiadi in un’occasione di rilancio e sviluppo duraturo e sostenibile per i Comuni dell’altopiano.

“Sono stati annunciati dal CIO e dalla PAT gli impegni relativi sia al futuro sportivo che alla relativa dotazione impiantistica sportiva di Pinè. Sono stati anche annunciati investimenti più complessivi per la qualificazione dello sviluppo economico, turistico e di accoglienza dell’altipiano pinetano. Tra gli investimenti in essa indicati, spicca in particolare “la riqualificazione Lago Serraia compresa viabilità e aree pertinenziali (stima euro 12.300.000,00)”; oltre che per la riqualificazione del territorio (stima € 5.500.000)”. Secondo il Comitato, “oltre alle opere sportive, le risorse stanziate dalla Giunta Provinciale rappresentano un’occasione insperata, molto probabilmente l’ultima, per provare a salvare il lago di Serraia. Non ci sarà un pieno risanamento del Lago di Serraia e del torrente Silla senza la totale e definitiva interruzione dei prelievi verso la centrale di Pozzolago, che è senza dubbio uno dei fattori che gravano sulla salute del Lago e del torrente Silla”.

Per il Comitato, inoltre, tra le varie progettualità da sviluppare, “va inserito il fitoparco, opera più volte sollecitata dal Comitato e da noi proposta sia al Tavolo per il Risanamento del Lago della Serraia che in Terza Commissione Permanente del Consiglio Provinciale. I problemi più gravi del lago di Serraia stanno sul fondo, nei fondali che consistono di limo per almeno 3-4 metri di spessore, dove sono depositate grosse quantità di nutrienti. La totalità della vegetazione è drasticamente diminuita ed in moltissimi casi, del tutto
scomparsa. L’importanza di questa vegetazione è fondamentale. Perché le piante che vivono nell’ambiente acquatico svolgono una funzione ecologica insostituibile. Ma non tollerano l’eccesso di nutrienti, non possono svolgere la fotosintesi nelle acque torbide e inoltre non
sopravvivono al pH eccessivamente alcalino durante i picchi delle fioriture algali.

Tra le opere che il Comitato ritiene urgenti, anche la riprogettazione della fognatura circumlacuale, “da riposizionare in modo da non richiedere l’intervento delle pompe sollevatrici ed impedendo ogni sversamento nel Lago anche in caso di eventi meteorici intensi, convogliando verso il depuratore tutti gli scarichi sia civili che produttivi”, spiega la nota, che non dimentica il Lago delle Piazze. “Il lago delle Piazze è vissuto come un paradiso dei bagnanti per la limpidezza delle proprie acque, e bandiera blu. Così viene presentato ai turisti. Ma purtroppo, le eccessive variazioni di livello ne azzerano il valore biologico: ancora una volta, si conferma come vada trovato un equilibrio tra lo sfruttamento idroelettrico e tutti gli altri utilizzi della popolazione”.

Per quanto riguarda la riqualificazione del complesso strutturale sportivo, il Comitato auspica che venga “progettata in modo che il nuovo
paesaggio che verrà generato sia armonicamente integrato con l’ambiente della conca, in un’ottica di piena sostenibilità ambientale, economica e per la fruizione turisticaricreativa. Infine, ma non meno importante, con la ristrutturazione di un’opera energivora,
auspichiamo la creazione di una comunità energetica che sia incentrata sul centro sportivo, puntando a renderla sostenibile massimizzando la produzione di energia da fonti green”.

A questi scopi, conclude la nota, “il comitato si aspetta di partecipare a un gruppo di lavoro formalizzato che tenga conto di tutti gli
aspetti relativi alla salute dei laghi e l’avvio del progetto di fitoparco, che nell’insieme delle opere di valorizzazione del territorio costituirà un unicum in Italia, esempio innovativo di interventi naturalistici non impattante. Come Comitato vigileremo certamente perché alle promesse seguano decisioni vincolanti ed un percorso attuativo credibile“.

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