Altopiano della Vigolana, con santa Paolina si punta sul “turismo delle radici”

La mostra permanente “Il viaggio di Amabile. Una storia di emigrazione di fine ‘800” ha aperto sabato 21 gennaio in Vigolana. È dedicata alla storia di santa Paolina, nata con il nome di Amabile Visintainer, proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 2002. Suor Paolina, emigrata in Brasile a 10 anni, nel 1875, era originaria di Vigolo Vattaro.

La mostra si trova nella sala “Ex Biblioteca” di via Roma 9, a Vigolo Vattaro, nell’edificio dell’ex Ospedaletto di San Rocco, il cui modello di organizzazione – laici volontari – e lo scopo – cura ed assistenza di anziani e indigenti – ha ispirato il primo nucleo dell’ordine di Santa Paolina. L’esposizione è aperta dalle 15 alle 18.

“Si tratta del primo nucleo del museo sull’immigrazione che si vuole realizzare a Vigolo Vattaro con la considerevole mole di materiale cartaceo, fotografico e video a tema ¬- spiega la vicesindaca della Vigolana, Michela Pacchielat -. In programma c’è una sede espositiva più ampia per la valorizzazione del ruolo della memoria. Questo progetto rappresenta una ricca fonte di consultazione per i turisti delle radici”.

L’Alpe Cimbra punta infatti sul “turismo delle radici” attraverso santa Paolina, simbolo di profonda devozione per migliaia di “tirolesi” trentini che emigrarono nel sud dell’America e per i loro discendenti (sono oltre 2 milioni), ancora profondamente legati alle loro radici e ai loro avi.

Così Daniela Vecchiato, direttrice Apt Alpe Cimbra: “Ci troviamo di fronte a una nicchia di mercato ad elevato potenziale di crescita. Il fenomeno del turismo delle radici non è oggetto di promozione specifica in Trentino, al contempo in Brasile si stanno movendo importanti iniziative che sono da condividere con progetti sinergici di promozione e narrazione. Il turismo delle radici è una risorsa fondamentale del settore turistico italiano con un flusso di 10 milioni di persone ogni anno e un bacino potenziale di ben 80 milioni di persone”.

In Vigolana, la casa di Santa Paolina è già meta di pellegrinaggi, ed è visitabile facendo richiesta alle suore. Le reliquie della santa si trovano in Brasile all’interno della casa generalizia della congregazione a San Paolo e a Nova Trento nel Santuario a lei dedicato, in Trentino nel Duomo di Trento e nella chiesa di Vigolo Vattaro.

La Vigolana propone anche un percorso in 16 tappe per fare conoscere Vigolo Vattaro ai tempi di Santa Paolina e, nel contempo, per far conoscere la sua storia e il suo territorio. Il visitatore guarda i luoghi con gli occhi di Santa Paolina bambina, per un viaggio indietro nel tempo, attraverso una serie di tabelle collocate nei diversi siti di interesse dalle quali si può essere rimandati in specifiche pagine di approfondimento mediante qr code con testo tradotto in tre lingue (italiano, portoghese, inglese).

“Dal Brasile ogni anno in Italia arrivano un milione e ottocentomila mila turisti. L’Alpe Cimbra può diventare, grazie al potente richiamo di Santa Paolina, una delle tappe del loro viaggio italiano – dice ancora la vicesindaca della Vigolana -. In Trentino annualmente soggiornano o transitano almeno 5 mila brasiliani. I luoghi natali di Santa Paolina sono meta di pellegrinaggi e le Piccole Suore presenti in Vigolana registrano 150 visite l’anno di brasiliani che arrivano in forma non organizzata. Nel 2022 le visite sono state 300, con un terzo dei visitatori che soggiorna in Vigolana”.

Ora si tratta di dare gambe al turismo delle radici creando un’offerta culturale “di memoria” che promuova la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine per gli oriundi trentini e i trentini residenti all’estero. Sabato 21 gennaio si è partiti con la mostra permanente “Il viaggio di Amabile. Una storia di emigrazione di fine ‘800”.

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