Scuola dell’infanzia, la Pat porta a 29,9 milioni i trasferimenti ai Comuni

La Provincia di Trento ha portato ad un totale di 29,9 milioni la quota di trasferimenti ai Comuni a sostegno della gestione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Questa misura è stata presa grazie alle risorse stanziate nel protocollo di finanza locale per il 2023.

L’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti spiega la decisione presa dalla Giunta provinciale dopo la protesta del personale dei nidi e delle organizzazioni del settore, che ieri si sono trovati prima nella sede della Cgil e poi in piazza Dante. Ora, afferma l’assessore, c’è “un adeguato livello di risorse – dice – come lo è in particolare quello approvato nel protocollo di finanza locale per il 2023, in cui la Provincia d’intesa con il Consiglio delle autonomie locali ha aumentato i trasferimenti. Proprio per consentire di far fronte al rinnovo contrattuale e agli oneri connessi al nuovo inquadramento del personale delle cooperative che gestiscono i servizi di asilo nido. Con l’auspicio dunque che le parti in causa possano arrivare ad una composizione della vertenza nella direzione di garantire un adeguato trattamento economico e giuridico a tutti coloro che svolgono quotidianamente questo fondamentale servizio”.

“La Provincia autonoma di Trento – conclude Bisesti – è attenta al tema delle garanzie per il personale dei servizi alla prima infanzia. Un insieme composto per la maggior parte da lavoratrici che danno un contributo fondamentale, ogni giorno, sul territorio, in risposta ai bisogni dei bambini e delle famiglie, nell’ambito di un servizio gestito dai Comuni e sostenuto a livello finanziario dai trasferimenti garantiti negli anni dalla stessa amministrazione provinciale”.

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