Resistere, in nome della libertà. La memoria dei giovani per la “Rosa Bianca”

A 80 anni esatti dall’uccisione di Hans e Sophie Scholl a Monaco di Baviera, il 22 febbraio 1943, il settimanale Vita Trentina propone ai giovani (e non solo) un dialogo col giornalista e scrittore Paolo Ghezzi, autore del libro “La Rosa Bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà” (Edizioni San Paolo).

All’incontro “Dare la vita per la libertà. La memoria dei giovani per la Rosa Bianca“ in programma mercoledì 22 febbraio alle 16.30 presso l’aula magna del Polo culturale “Vigilianum” in via Endrici, 14 a Trento parteciperanno, oltre all’autore, gruppi scout, studenti e giovani della pastorale universitaria.

Il giornalista Paolo Ghezzi nel libro “La Rosa Bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà” ripercorre la vicenda di Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst e di tutti i membri della Rosa Bianca, il gruppo di universitari tedeschi che durante la Seconda Guerra Mondiale si opposero alla barbarie del nazismo a prezzo della loro vita. “Si opposero a un regime che per loro è quanto di più anti-cristiano, totalitario, repressivo ci potesse essere usando la loro unica arma: le parole”, ha spiegato Ghezzi ospite della trasmissione di Tv2000 “Il Diario di papa Francesco”.

Sei volantini bastarono perché fosse loro inflitta la pena di morte. “Uno dei loro appelli più forti – ha ricordato Ghezzi – è: Strappate il mantello dell’indifferenza. Fare il bene e non essere passivi di fronte al male è il leit-motiv dei loro volantini. Si rivolgevano al popolo tedesco dicendo: Ciascuno di voi riconosce che il regime di Hitler è criminale, ma poi ricadete nel sonno”. Parole che richiamano in modo impressionante i frequenti richiami di Francesco a non girarsi dall’altra parte di fronte al male, alle ingiustizie, alle violenze. “I giovani della Rosa Bianca leggevano la realtà, facevano controinformazione e agivano. Non so quanti oggi avrebbero la stessa audacia, lo stesso coraggio. Ma ci sono ancora ragazzi di vent’anni, come vediamo in Iran, che rischiano la vita per la libertà. Queste idee non sono idee di ottant’anni fa, ma sono anche di oggi”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina