A Storo il ricordo di Giuseppe Bondi a 30 anni dal tragico incendio

È ancora vivo, all’interno dell’intera comunità di Storo, il ricordo dei tragici fatti di 30 anni fa, quando, il 21 febbraio 1993, durante le operazioni di spegnimento di un furioso incendio boschivo in località Terramonte, il Vice Comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Tione di Trento Giuseppe “Pino” Bondi non riuscì a sfuggire alle fiamme alimentate dal forte vento e ne fu raggiunto. Soccorso dai suoi compagni e trasportato all’ospedale di Padova, morì il 16 marzo 1993.

Per mantenere viva la memoria del tragico avvenimento e onorare la figura di Giuseppe Bondi, a tre decenni dalla scomparsa, sabato 18 marzo i Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari di Storo e Tione di Trento, con le rispettive amministrazioni Comunali, ma anche rappresentanze di Vigili del fuoco dei comuni limitrofi, si sono ritrovati sulla montagna sopra Storo per un momento di commemorazione, iniziato, nella località dove trent’anni fa è avvenuto il drammatico evento, con la Messa celebrata da Don Andrea Fava. Grande commozione durante la deposizione di una corona presso la lapide che ricorda Giuseppe Bondi e durante la lettura del rapporto che riassume ogni istante di quanto accaduto durante l’intervento dalle conseguenze tragiche.

Il sindaco di Storo Nicola Zontini ha sottolineato il dovere di tenere vivo il ricordo di quanto accaduto. Il sindaco di Tione Eugenio Antolini ha parlato, riferendosi al giorno della tragedia, come della giornata più difficile della sua vita e dei suoi ricordi ancora molto vivi di quanto accaduto. Luigi Maturi, vicepresidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari, ha ringraziato i Corpi di Storo e di Tione per aver organizzato la celebrazione ed ha condiviso i ricordi personali sui fatti.

Presente alla cerimonia anche il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, accompagnato dall’assessore Mattia Gottardi. Fugatti ha sottolineato il ruolo del volontariato e i rischi sempre presenti quando si interviene per portare soccorso agli altri. Ha ricordato, tra le calamità che hanno messo a dura prova i soccorritori, quanto avvenuto in Marmolada l’estate scorsa e la tempesta Vaia. “Voglio rivolgere – ha detto – un ringraziamento particolare al mondo del volontariato per lo spirito di generosità e dedizione alla comunità che caratterizza la missione dei volontari impegnati nel soccorso, che spesso mettono a rischio anche la loro incolumità per aiutare gli altri”. Il presidente ha avuto parole di gratitudine per l’impegno dei Vigili del Fuoco in favore della comunità, così come per quello di chi interviene nel soccorso.

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