Al via i lavori per la stazione dei treni di Calliano, che riaprirà a dicembre

Sono partiti dopo una lunga attesa i lavori per la riapertura della stazione dei treni di Calliano, chiusa da oltre 30 anni. L’intervento, cofinanziato dalla Provincia e da Rfi, ha un valore aggiornato di 4,5 milioni di euro: 2,81 saranno coperti dall’amministrazione provinciale, i restanti 1,7 milioni da Rfi. Sono previsti 2 mila passeggeri al giorno che passeranno per la fermata di Calliano, per un totale di 650 mila passeggeri all’anno.

Dopo oltre trent’anni dalla chiusura, nel 1991, se tutto va bene a dicembre si dovrebbe entrare nella fase di riapertura“, ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che oggi ha incontrato l’amministrazione comunale di Calliano e Rfi. “Un bel messaggio per questo ambito che si va ripopolando. Calliano è un Comune in forte crescita, ma fa parte di un’area più vasta che potrà beneficiare di questo investimento sulla mobilità sostenibile. Un motivo di orgoglio per questa comunità, per la quale vanno ringraziati Rfi e i tecnici della Provincia”.

Questa è “una data storica per la comunità di Calliano e tutta l’Alta Vallagarina”, ha aggiunto invece il sindaco Lorenzo Conci. “Dopo tanta attesa – ha proseguito – sono finalmente partiti i lavori che permetteranno ai treni di fermarsi nella nostra località. Un ringraziamento va alla Provincia autonoma di Trento che sostiene finanziariamente il progetto e a Rfi. L’opera non riguarda solo il Comune di Calliano, ma tutto il territorio fra le due città, Trento e Rovereto, dunque anche i Besenello, Volano, la Destra Adige, e permetterà di soddisfare la domanda proveniente dall’altopiano di Folgaria. Investire nella mobilità sostenibile è fondamentale”.

Come ha illustrato la responsabile investimenti stazioni nord di Rfi, Susanna Borelli, i lavori prevedono la riattivazione di due marciapiedi di 200 metri con altezza adeguata allo standard europeo. La stazione avrà un nuovo sottopasso di attraversamento, dotato di rampe, scale e ascensori, uno scalo moderno e sbarrierato.  Oltre a pensiline di copertura delle uscite dal sottopasso. C’è poi in programma nella seconda fase la sistemazione delle aree esterne con spazi per le bici e la mobilità sostenibile.

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