La petizione di Coldiretti contro il cibo sintetico arriva a mezzo milione di firme

Il Presidente Barbacovi, foto Daniele Mosna

In tutta Italia nelle ultime settimane si sono tenute campagne di raccolta firme a supporto del disegno di legge del Governo per il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.

La petizione, lanciata da Coldiretti, è stata promossa da diverse associazioni: Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. Ad aderire anche la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. In totali i firmatari sono stati mezzo milione.

“In Trentino Alto Adige – spiega il presidente regionale della Coldiretti, Gianluca Barbacovi – la campagna ha superato le 7000 firme, grazie anche all’adesione delle istituzioni locali. Un segnale chiaro che cittadini e istituzioni vogliono dire no all’avanzare del cibo sintetico. Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy”.

Già quest’anno potrebbero venire avanzare le prime richieste di immissione nel mercato europeo di cibi creati in laboratorio, dopo l’autorizzazione concessa negli Stati Uniti della diffusione di filetti di “pollo” sintetici. Dopo la carne la sperimentazione si è estesa al pesce e al latte mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta.

“La verità – conclude Barbacovi – è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, e non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare”.

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