L’assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, ha annunciato che il 2 maggio sarà convocato un tavolo con le organizzazioni sindacali del comparto. Lo ha fatto, a quanto riporta il sindacato Fenalt, durante un confronto che c’è stato nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 aprile, al quale hanno partecipato anche il dirigente del Dipartimento salute, Giancarlo Ruscitti, e la direttrice dell’Ufficio provinciale per le politiche a favore delle persone non autosufficienti, Micaela Gilli.
A fronte di quest’impegno, la Fenalt ha deciso di sospendere, per il momento, il sit-in del 3 maggio davanti alla Rsa Vannetti di Rovereto.
“Ho fatto presente che il problema fondamentale della Vannetti, e di molte altre Rsa trentine, non è quello del rispetto formale del rapporto tra numero di infermieri e ospiti, ma quello di calare questo rapporto nella realtà concreta delle strutture“. Così Roberto Moser, vicesegretario generale del sindacato Fenalt, che rappresenta la maggioranza delle case di riposo trentine. “La Vannetti – ha aggiunto Moser a margine della discussione – può anche rispettare formalmente il parametro, ma se si considera che gli ospiti sono dislocati su piani diversi e su 3 strutture distanti alcuni chilometri l’una dall’altra, il parametro perde di senso difronte ai problemi posti dalla logistica”.
All’assessora Segnana è stato quindi chiesto di “rivedere il parametro provinciale e di personalizzarlo in base alle caratteristiche delle case di riposo”, ma anche di “valutare i carichi di lavoro degli infermieri e degli Oss” e di “aumentare le indennità del personale delle Rsa per evitare la concorrenza inaccettabile del contratto di Apss che sta provocando un’emorragia continua di infermieri dalle case di riposo verso gli ospedali”.