All’Arcivescovile di Trento venerdì 5 maggio “la notte del liceo classico”

Più di una festa. La Notte Nazionale del Liceo Classico nasce per dimostrare che il curriculum del classico, nonostante tutti gli attacchi subiti negli anni, è ancora pieno di vitalità ed è popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti ed abilità.

Quest’anno il Liceo Classico Arcivescovile di Trento partecipa alla nona edizione della manifestazione, nata da un’idea del professor Rocco Schembra, docente di latino e greco al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in provincia di Catania.

L’appuntamento è per venerdì 5 maggio dalle 18 alle 24 in 355 licei classifica italiani. Per la prima volta si uniscono anche 9 licei stranieri, di cui 2 in Francia, uno in Germania, 2 in Grecia, uno in Spagna e 3 in Turchia.

I licei apriranno le loro porte alla cittadinanza e gli studenti si esibiranno in tutta una serie di performance legate ai loro studi e alla cultura classica. Chi durante quelle ore si recherà in uno di questi licei, potrà assistere a maratone di lettura, recitazioni teatrali, concerti, dibattiti, presentazioni di volumi, incontri con gli autori, cortometraggi, cineforum, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e quant’altro la fantasia e la voglia di fare degli studenti e dei docenti saprà mettere in atto.

Anche quest’anno gli studenti di tutti i licei classici d’Italia si sono cimentati in un concorso poetico, stavolta ispirato al passo dello storico greco Erodoto che recita così: “Nessuno è così folle da preferire la guerra alla pace: in pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono i padri a seppellire i figli”.

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