Romagna, gli operatori trentini impegnati nella raccolta rifiuti

La situazione delle aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna migliora: non c’è più il fango per le strade, ma davanti alle case si sono accumulati i mobili e i molti oggetti ormai da buttare. Sono i ricordi di una vita, che gli abitanti di Lugo conservavano in cantine, garage e ai pianterreni delle loro case. Vecchi mobili, oltre a libri e giocattoli. L’acqua che ha investito la città romagnola ha cancellato anche ricordi e piccoli pezzi di storia delle famiglie.

È per questo che, nel post emergenza, dalle prime ore di questa mattina sono entrati in azione nelle strade del centro i mezzi di Dolomiti Ambiente (Gruppo Dolomiti energia), che stanno coadiuvando la multiutility Hera. I mezzi – una decina – sono partiti verso la Romagna già prima dell’alba, con il coordinamento del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e i Servizi Prevenzione rischi e Cue, Gestione strade, Ripristino, Bacini montani, Viabilità e Foreste. Sul posto stanno lavorando senza sosta 19 operatori con pale gommate, escavatori e compattatori. Il materiale raccolto viene stoccato in un deposito, da dove partirà verso la destinazione finale di smaltimento. Nella giornata di sabato 27 maggio il personale impegnato nelle operazioni salirà a 35 unità. L’obiettivo è di ripulire il centro città entro il weekend. Quando l’impianto di depurazione di Lugo verrà ripristinato, entrerà in azione anche Novareti con i mezzi idrospurgo per ripristinare la capacità di scolo di strade e fognature di acque bianche. Oltre al grazie del sindaco Davide Ranalli, gli operatori hanno ricevuto l’abbraccio delle persone, che hanno regalato loro dei dolci fatti in casa.

Intanto, nel territorio del Comune di Alfonsine (Ravenna) sono state collocate due pompe idrovore fornite dalla Protezione civile del Trentino, a supporto del Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale. A partire presumibilmente dalla mattinata di sabato, potenti macchinari lavoreranno nel Canale Destra Reno, in corrispondenza della botte che sottopassa il Santerno, in località Lavezzola, sono state posizionate grazie ad una serie di complesse, quanto delicate, manovre effettuate dal personale tecnico.

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