Emilia Romagna, termina l’impegno della Protezione civile trentina: oltre 700 sfollati portati in salvo

È terminato questo pomeriggio (giovedì 8 giugno) l’impegno della Protezione civile trentina al fianco della popolazione colpita dalle alluvioni che hanno devastato l’Emilia Romagna, tra cui la popolazione di Lugo.

“Stavolta siamo stati noi a metterci al loro fianco”, ha commentato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ha espresso anche “un grazie sincero ai circa 250 operatori – la stragrande maggioranza a titolo volontario – che si sono susseguiti per settimane nei territori feriti dal maltempo per assistere la popolazione di 15 comuni nelle province di Forlì-Cesena, Bologna e Ravenna”. La cittadina di Lugo, infatti, oltre ad essere gemellata con la Provincia di Trento, è legata alla comunità di Mori dalla Prima guerra mondiale, quando fornì aiuti e beni di prima necessità alle persone che avevano sofferto maggiormente gli effetti del conflitto.

Il lavoro della Protezione civile trentina ha consentito di portare in salvo oltre 700 sfollati con gommoni ed elicotteri. Sono state portate avanti anche operazioni di presidio, “sorveglianza idraulica”, pulizia degli alvei e pompaggio dell’acqua con le idrovore in strade e interrati.

“Per la prima volta – commenta il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna, Raffaele De Col – la colonna mobile è stata attivata prima che l’emergenza emergesse in tutta la sua drammaticità, in considerazione delle previsioni meteo e di un primo effetto delle precipitazioni che, nelle settimane precedenti, avevano messo a dura prova l’Emilia Romagna”.

A Lugo erano dispiegati 91 operatori della Protezione civile trentina, che hanno assistito la popolazione con consegne di cibo e acqua, liberato gli scantinati, garage e interrati dall’acqua e supportato nella gestione dei rifiuti ingombranti e nella vigilanza anti-incendio nelle aree di stoccaggio temporaneo. Negli ultimi giorni è da registrare l’attività di verifica e pulizia sui tombini e le bocche di lupo di numerose vie del centro abitato dopo l’intensissima precipitazione di sabato 3 giugno (28 millimetri di pioggia in circa venti minuti). Decine gli interventi attuati seguendo la mappa delle segnalazioni dei cittadini inviata dagli uffici del Comune.

“La competenza, professionalità e umanità di cui abbiamo goduto in questi giorni ci ha permesso di iniziare a risollevarci – spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Abbiamo stabilito legami forti, dettati dall’emergenza e che vorremmo mantenere in nome dell’aiuto fondamentale che è stato dato alla nostra comunità. La mia riconoscenza va a tutti coloro che hanno operato a Lugo e al presidente della Provincia Maurizio Fugatti che è stato con noi nelle primissime ore e con il quale abbiamo percorso le strade di una città allagata. Quelle immagini ora iniziano a essere lontane ma la gratitudine resterà qualcosa di impresso nel nostro cuore”.

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