BeeTrento: il progetto pilota per misurare la qualità dell’ambiente grazie alle api

Un’ape al lavoro

Il Comune di Trento ha recentemente aderito alla rete “Comuni Amici delle Api”: per poter attivare progetti a supporto dell’apicoltura intesa come bene comune e per sostenere la biodiversità e sicurezza alimentare, nell’ambito della CooBEEration Campaign promossa dall’Unione Europea. Il ruolo delle api è quello di essere impiegate come sentinelle, markers” ecologici, perché molto sensibili ai cambiamenti ambientali e perché ogni giorno, nella loro attività di raccolta di nettare e polline, compiono migliaia di “campionamenti”, utili per misurare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

L’Ufficio parchi e giardini del Comune di Trento, il MuseMuseo delle Scienze di Trento, la Libera Università di Bolzano, il Garden Club Trento e la Federazione Trentina del Biologico e del Biodinamico insieme ad alcuni apicoltori urbani hanno creato un network collaborativo che ha portato come risultato iniziale la partenza del progetto pilota BeeTrento. Si tratta del primo progetto di monitoraggio della qualità ambientale urbana nella nostra provincia e uno dei primi in Italia. Partendo proprio dalla vulnerabilità delle api, il progetto BeeTrento avrà l’intento di mappare la qualità dell’aria e la biodiversità botanica di specie mellifere di fondovalle per la città di Trento mediante l’analisi dei pollini raccolti dalle api mellifere, considerate a livello internazionale delle “sentinelle ambientali”.

Le api sono ovunque pesantemente minacciate dalla perdita di risorse alimentari, dalla frammentazione e riduzione degli habitat, dall’introduzione di specie invasive, da parassiti e patogeni, dall’inquinamento e dall’uso di pesticidi agrochimici. Come gli altri impollinatori, esse sono indispensabili sia per le colture agrarie sia per la flora spontanea e ornamentale. Il loro ruolo è primario per molte specie arboree coltivate quali melo, pesco, pero e mandorlo.

Il progetto BeeTrento consiste nella collocazione temporanea, lungo il fondovalle del territorio comunale (in luoghi isolati), di alcune arnie recintate all’interno delle quali vengono poste delle “trappole”, innocue per gli insetti, che sono però in grado di catturare una parte del polline raccolto dalle api durante i loro voli nel raggio di circa 1,5-2 km dall’arnia. Durante l’estate verranno raccolti, in due momenti diversi, dei campioni di polline che saranno analizzati con l’intento di quantificare la presenza di agrofarmaci e metalli pesanti e di valutarne la composizione per poter conoscere nel dettaglio quali siano le preferenze fiorali delle api all’interno dell’area urbana. I risultati delle analisi polliniche nelle aree campione (che non coprono al momento l’intero territorio comunale) saranno preziosi per valutazioni scientifiche che potranno indirizzare politiche ambientali, definire iniziative di piantumazione arboree e arbustive gradite alle api o con funzione di protezione e barriera agli inquinanti, promuovere la conoscenza e protezione degli impollinatori.

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