Marmolada, inaugurata la targa che ricorda le vittime: “A voi il nostro più caro ricordo e la nostra preghiera”

“Nel Solco di questa roccia tanto amata nella stretta del candido ghiaccio avete lasciato la vita. A voi il nostro più caro ricordo e la nostra preghiera”. Recita così la targa commemorativa che questa mattina è stata apposta accanto alla statua in legno della Madonna dell’Aiuto, ai piedi della Marmolada, per ricordare, a un anno di distanza, le undici vittime della tragedia del 3 luglio 2022: Filippo Bari, Liliana Bertoldi, Erica Campagnaro, Tommaso Carollo, Pavel Dana, Paolo Dani, Gianmarco Gallina, Davide Miotti, Martin Ouda, Manuela Piran e Nicolò Zavatta.

“La Marmolada la conosciamo come libera, come libertà, come tutte le montagne. E come l’hanno sempre intesa gli alpinisti e chi ama la montagna. Dopodiché, la libertà deve essere giustamente legata, e questo ce lo spiega l’ambiente che sta cambiando, alla responsabilità, alla giusta attenzione verso i rischi che ci sono. E su questo anche le istituzioni devono fare il loro lavoro”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a margine della commemorazione di Passo Fedaia.

Per il futuro, ha spiegato il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, “stiamo valutando insieme alla Provincia, con vari monitoraggi che si stanno facendo per capire le dinamiche del ghiacciaio. Non soltanto di questa, ma un po’ di tutte le nostre montagne, per capire come poter arrivare a gestire queste situazioni di cambiamento, di mutamento climatico e non solo. È anche un mutamento sociologico. C’è un approccio anche diverso a quella che è la montagna, o comunque far capire che la montagna non può essere messa in sicurezza al cento per cento, ma noi stessi dobbiamo approcciarci con una modalità di sicurezza e attenzione”.

“La regina delle Dolomiti mostra improvvisamente il suo volto ferito e rende evidente la fragilità della montagna. Di fronte ad eventi come questo, che sconvolgono famiglie e intere comunità, la solidarietà rappresenta l’unico lenitivo. Ne abbiamo vista tanta nelle ore più drammatiche e la volontà di essere qui oggi è sintomo della volontà di fare memoria comune e condividere il dolore”, ha osservato il celebrante, don Albino Dell’Eva, affiancato durante la messa dal parroco di Canazei don Mario Bravin e da don Franco Torresani. Alla celebrazione hanno voluto essere presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l’assessora provinciale alla salute e alle politiche sociali Stefania Segnana, il presidente del Consiglio regionale Walter Kaswalder, l’assessore della Regione Veneto Cristiano Corazzari, il vicario del prefetto Massimo Di Donato, la senatrice Elena Testor e numerosi consiglieri provinciali.

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