La Messa in ricordo di Stava, don Albino Dell’Eva: “Vincere il male con il bene”

Sono state omaggiate nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 luglio le 268 vittime del disastro che 38 anni fa causò la colata di fango e travolse l’abitato di Stava. Una tragedia che sconvolse il Trentino, ricordata oggi da una celebrazione nella chiesa parrocchiale S.Eliseo di Tesero, a cui hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il vicepresidente e assessore provinciale all’ambiente Mario Tonina. Presenti anche il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, i sindaci di Tesero Elena Ceschini e di Longarone Roberto Padrin, numerose autorità civili e militari, fra le quali il commissario del Governo Filippo Santarelli, assieme a una rappresentanza dei familiari delle vittime riunite nella Fondazione Stava1985, con il presidente Graziano Lucchi.

La Messa di suffragio è stata celebrata dal Vicario di zona don Albino Dell’Eva, parroco di Cavalese, che ha sottolineato il valore anche cristiano della resilienza intesa come “vincere il male con il bene. “Vincere il male, quindi anche il dolore, guardarlo in faccia, superarne le conseguenze – ha aggiunto – , investendo nel bene, progettando e mettendo in atto azioni positive e propositive, generatrici di vita buona e di relazioni giuste, riparatrici di mancanze e squilibri”. Di qui il valore delle celebrazioni e delle iniziative della memoria che “rispondono proprio a questa esigenza profonda dell’animo umano: sforzarsi collettivamente a non lasciarsi vincere (almeno del tutto) dal male, ma provare a trasformarlo con creatività in opportunità di bene”.

Al termine della celebrazione religiosa il parroco ha invitato tutti ad una visita al cimitero, mentre presso la chiesetta della Palanca, è stato successivamente deposto un mazzo di fiori al monumento donato dalle popolazioni del Vajont, colpite il 9 ottobre 1963 – come già ricordato – da una colata mortale analoga a quella che avrebbe devastato Stava, su iniziativa degli Alpini dei Gruppi ANA di Tesero e Longarone. La giornata ha concluso gli appuntamenti del 2023 dedicati all’anniversario della catastrofe, che hanno riportato alla memoria anche la ricorrenza dei 100 anni dal disastro del Gleno del 1° dicembre 1923. In un ponte ideale con Longarone, tra le varie iniziative, è stata ospitata a Tesero la mostra fotografica dal titolo “Vajont e Gleno, per non dimenticare…”, mentre contemporaneamente nella cittadina veneta è stato esposto il percorso informativo su “Genesi, cause e responsabilità della Catastrofe della Val di Stava”.

“Si rinnova anche quest’anno l’impegno delle istituzioni, affinché si rafforzi il senso di responsabilità e di attenta considerazione per quello che è avvenuto il 19 luglio 1985”, ha sottolineato Fugatti. Significativa è la presenza della delegazione di Longarone a ricordarci quanto sia importante mantenere viva e in modo unito da parte delle comunità colpite l’attenzione ad eventi temporalmente sempre più lontani, ma che per il loro impatto, il loro carico di lutti e di dolore, continuano ad essere presenti. Vogliamo ricordare uno ad uno i nomi delle persone inghiottite dall’acqua e dal fango. Ma ricordiamo anche le migliaia di soccorritori accorsi immediatamente e la presenza della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, degli Alpini, con noi in questo momento, dimostra ancora oggi la solidarietà e l’impegno del Trentino di fronte alle tragedie e alle calamità”, ha detto ancora il presidente nel suo saluto commemorativo.

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