Trento, l’addio dei cappuccini. Domenica 17 la Messa di ringraziamento

I frati cappuccini salutano Trento. Un addio ampiamente annunciato nei mesi scorsi, dovuto alla carenza di vocazioni. Domenica 17 settembre alle ore 18 nella Badia di San Lorenzo, è in programma una S. Messa di ringraziamento per i religiosi che lasciano la città, dopo una permanenza di più di mezzo secolo al servizio della comunità. “A conclusione della nostra presenza nel convento di Trento, chiediamo a tutti i fedeli di continuare a perseverare nella fede e vi invitiamo a pregare insieme”, scrivono i religiosi legati alla Provincia veneta dei Frati Minori Cappuccini di Santa Croce.

Per il congedo dal capoluogo, d’intesa con l’arcivescovo Lauro, si è scelta la Badia di San Lorenzo, uno dei luoghi simbolo della presenza cappuccina, insieme al Convento alla Cervara dove trova posto anche la “mensa dei poveri” voluta dai frati e destinata a rimanere come testimonianza viva della loro eredità evangelica. Il Convento è prossimo a passare formalmente in gestione alla Diocesi, dopo la partenza dei religiosi a fine agosto. Ma uno dei punti fermi del futuro, anche sotto l’ala diocesana, resta la volontà di proseguire con il servizio mensa, ripreso a inizio settembre, dopo la pausa estiva, con la regia della Fondazione Caritas Diocesana e la presenza fondamentale di oltre trecento volontari che offrono ogni sera la garanzia di un pasto caldo a oltre un centinaio di persone.

La presenza dei Cappuccini in Trentino proseguirà a Rovereto nel convento di Santa Caterina (26 frati) che ospita l’infermeria dei religiosi e dove si conferma anche il sostegno all’attività pastorale, oltre alle comunità di Arco (9 frati) e Terzolas (3 frati).

La Messa di ringraziamento vedrà la presenza del Ministro provinciale dei cappuccini fra Alessandro Carollo e del suo vice, fra Luca Trivellato, quest’ultimo già responsabile della comunità di Trento e ora nella comunità di Arco. “In quel giorno – scrivono ancora nel loro invito i Cappuccini – alla presenza del vescovo Lauro, ringrazieremo il Signore per il bene fatto in questi lunghi anni in città e chiederemo perdono per gli errori commessi, spesso inevitabili, per la debolezza umana. Vi attendiamo numerosi. Il Signore vi benedica”.

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