Al parcheggio ex Zuffo sorgerà un edificio in legno a basso impatto ambientale

Nell’area ex Zuffo, a Trento, verrà realizzato un nuovo edificio in legno con soluzioni costruttive a basso impatto ambientale, energeticamente positivo grazie a impianti come le pompe di calore geotermiche e il fotovoltaico. La Giunta comunale di Trento ha approvato oggi lo schema di convenzione per l’occupazione temporanea di una parte dell’area per quest’iniziativa.

Il nuovo edificio – spiega il Comune in una nota – sarà un’opera dimostrativa, finanziata dal progetto europeo Arv, coordinato dalla Norwegian University of Science and Technology, che prevede la partecipazione di sei nazioni: Norvegia (che fa da coordinatrice), Danimarca, Olanda, Repubblica Ceca, Spagna e Italia. Ogni Paese lavorerà su un progetto dimostrativo di comunità climatica.

Per l’Italia, il caso studio è l’area di Piedicastello in Destra Adige, a Trento, che diventerà incubatore e dimostratore di un nuovo modo di pensare le comunità locali, orientate al rispetto climatico in un’ottica di economia circolare e autosufficienza energetica, con lo sviluppo di soluzioni semplici e poco costose, rapidamente esportabili anche in altre realtà cittadine.

In particolare, l’edificio al parcheggio ex Zuffo sarà a servizio della mobilità sostenibile, anche in vista di un potenziamento dell’area come “hub per la mobilità elettrica”. Avrà spazi e servizi per i pendolari, per chi deve sostare per periodi medio-lunghi (per la ricarica di mezzi elettrici, per appuntamenti di lavoro o altro), per turismo o lavoro (con spazi di co-working).

L’edificio si articolerà su tre piani, di cui uno interrato e due fuori terra, con altezza massima di 8 metri. Il piano terra avrà una dimensione di circa 150 metri quadrati, il primo piano prevederà una superficie di circa 30 metri quadrati con i restanti 120 adibiti a terrazza che, sfruttando il concetto di modularità su cui poggia lo sviluppo dell’intero edificio, potrà essere ulteriormente estesa.

Nello spazio esterno adiacente all’edificio potrebbero trovare collocazione, in futuro, alcune dotazioni tipiche delle cerniere di mobilità, a servizio dell’utente che intende passare da un mezzo privato al trasporto pubblico collettivo, quali servizi di bike sharing e car sharing, ricarica auto elettriche e autolavaggio.

La realizzazione dell’opera è completamente finanziata da fondi europei del programma Horizon 2020. Lo schema di convenzione prevede che il soggetto attuatore Habitech si impegni a predisporre e a consegnare al Comune il progetto esecutivo dell’edificio entro 90 giorni dalla sottoscrizione della convenzione e a portare a compimento i lavori entro il termine di un anno dalla data di messa a disposizione dell’area su cui insisterà l’opera, ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte dell’amministrazione.

Il gruppo di lavoro italiano del progetto Arv è coordinato dal Distretto Tecnologico Trentino Habitech, coadiuvato da Eurac Research, assieme ad altri tre partner (Università di Trento, Dolomiti Energia, Politecnico di Torino). Habitech partecipa al progetto Arv insieme a tre imprese del proprio consorzio (Armalam srl, Fanti Legnami srl, XLAM Dolomiti srl) che intervengono nel progetto in qualità di terze parti associate.

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