La mia piccola, preziosa biblioteca d’impresa

LO SPUNTO:

Sono felice di poterVi comunicare la nascita di “L’impresa in un libro – Biblioteca di Accademia d’Impresa”. Si tratta di un servizio di prestito di libri, riservato agli utenti delle attività formative di Accademia d’Impresa, che ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei testi utili per approfondire i temi della gestione d’impresa, della crescita personale e professionale, della cultura di prodotto, temi che da sempre sono al centro della proposta formativa dell’Azienda speciale della Camera di Commercio I.A.A. di Trento. Perché una biblioteca? Siamo convinti sostenitori dell’importanza della Rete nell’accesso alle informazioni, ma altrettanto persuasi che la lettura, lo studio e l’approfondimento dei testi costituisce un mezzo fondamentale per consolidare una consapevole e autonoma visione del mondo e della complessità socio-economica nella quale tutti ci troviamo a vivere e a lavorare. Con cadenza bimestrale Vi proporremo dei libri, che potrete richiedere in prestito presso i nostri uffici, nell’auspicio che sia gradito questo ulteriore supporto per la crescita e la diffusione della conoscenza. – Bruno Degasperi, direttore Accademia d’Impresa

Viene dal mondo economico, nell’ormai lunga contesa fra informazione cartacea e on-line, la rivalutazione del libro rispetto ad internet e ai social. E il libro, naturalmente, trascina con sé anche le riviste che gli fanno da appendice (e spesso da complemento). L’iniziativa, davvero originale, che potrà essere seguita anche da altre realtà culturali e aziendali (per non dire cooperative e spirituali) viene da Accademia d’ Impresa, che è un ramo dell’attività della Camera di Commercio e si tratta di una buona notizia, per la serietà dell’Accademia e per le prospettive (anche di metodo) che apre. L’Accademia tiene infatti, periodicamente corsi e aggiornamenti per operatori economici impegnati direttamente in vari settori di attività: albergatori, rifugisti, ristoratori, tecnici nelle produzioni e nell’artigianato.

Nelle scorse estati sono stati seguiti con molta attenzione e vasta partecipazione, ad esempio, i corsi per rifugisti di montagna. I corsi hanno anche un ruolo di incontro fra generazioni ed esperienze e proprio per questo trovano il loro complemento nei libri. I quali non solo fanno da supporto ad un approfondimento di esperienze settoriali e specifiche (un settore che, per quanto riguarda la cooperazione risulta ben coperto dai Master universitari di Euricse), ma va oltre, apre nuovi orizzonti, suggerisce idee ed ispirazioni, aiuta a collocare problemi specifici nel loro contesto più generale, che è proprio ciò che manca alla cultura di oggi… vedere fatti e problemi (e occasioni!) dentro il loro contesto, storico, geografico, psicologico, umano, non come entità isolate… Quindi, ben vengano questi libri a prestito, volti a formare una organica “biblioteca d’impresa” mirata, coordinata, nelle esperienze e nelle idee, non frammentata.

Il libro in questo si dimostra insostituibile e gli “aggiornamenti” acquistano continuità non episodica, anche nel linguaggio, liberato dalla spesso mortificante banalità di troppi “social”. Va dato merito alla Camera di Commercio per questa esperienza che certo può essere estesa ad altre realtà, ad altri settori di conoscenza. Riportiamo, qui di seguito, una breve presentazione di tre fra gli ultimi libri consigliati. “Stop Jurassic Management. Persone, ambienti e culture del lavoro” è una denuncia definitiva nei confronti di un modello del lavoro non più accettabile. Le autrici, Daniela Di Ciaccio (sociologa, imprenditrice, insegnante di yoga e ricercatrice) e Veruska Gennari (filosofa, imprenditrice, divulgatrice e studiosa) attraverso l’utilizzo dei fumetti e di un linguaggio sagace, restituiscono uno spaccato reale, a tratti drammatico, dell’esperienza quotidiana di molti lavoratori, ma offrono anche informazioni, esperienze, soluzioni e strumenti relativi a paradigmi culturali capaci di accelerare il processo evolutivo di organizzazioni e pratiche manageriali.

In “Leggere e capire i bilanciBenjamin Graham, il padre del value investing, forse la figura più influente nella storia degli investimenti, offre consigli per analizzare qualsiasi impresa. L’Intelligenza Artificiale è un soggetto che prenderà il controllo delle nostre vite, oppure è un oggetto al nostro servizio che dobbiamo imparare a usare nella maniera più corretta? Parte da questa domanda – uno dei quesiti fondamentali sul rapporto tra persone e Intelligenza Artificiale – “L’Intelligenza Artificiale non esiste. Nessun senso salverà le macchine” di Fabio Ferrari, fondatore dell’azienda Anagramma. La risposta, secondo l’autore, non può essere che la seconda. Perché l’Intelligenza Artificiale non può esistere senza l’intelligenza creativa che la elabora, e senza la partecipazione e il coinvolgimento nello sviluppo di nuove soluzioni basate su di essa di matematici, imprenditori, accademici e cittadini. Attraverso i dialoghi con esperti del mondo delle imprese, dell’università e della ricerca in Italia e nel mondo, Ferrari costruisce una visione interdisciplinare sugli impatti dell’Intelligenza Artificiale sulle nostre vite e comunità, e sull’apporto che può dare alle attività economiche, con un occhio di riguardo alle piccole e medie imprese.

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