Letizia Furlanelli ha spento 104 candeline a Villa Belfonte

“Oggi festeggio i 104, ma in realtà penso già che l’anno prossimo saranno 105”. A parlare è Letizia Furlanelli, che oggi, 2 novembre, è stata visitata dal sindaco di Trento Franco Ianeselli in occasione del suo centoquattresimo compleanno.

Nata il 2 novembre 1919 a Mezzolombardo da Maria e Umberto, entrambi maestri, a nove anni Letizia è entrata nel convitto di Santissima Maria Bambina a Trento, dove è rimasta fino ai 20 anni, imparando il mestiere del ricamo e della maglieria, passione che ha coltivato per tutta la vita. Dopo il matrimonio con Mario, celebrato nel Duomo di Trento, si è trasferita per alcuni anni a Sant’Antonio di Mavignola, piccolo paese della Val Rendena dove il marito ha lavorato come minatore.

Letizia è entrata a Villa Belfonte, dove vive oggi, il 29 novembre del 2016. Qui si è dedicata per molto tempo al lavoro a maglia: sono famose le sue coperte di lana vendute al mercatino di Natale interno e le icone sacre, che ricamava e donava alla chiesa o a coloro che gliele commissionavano. Negli ultimi anni ha abbandonato il lavoro a maglia, ma partecipa ancora ad alcune delle attività di animazione proposte, come il gruppo di musica, continuando a ricevere le visite della nipote.

Una vita non priva di sofferenze, segnata dapprima dalla morte della madre, che la ha lasciata quando Letizia aveva solo nove anni, seguita da quella del marito nel luglio 1971 e, infine, da quella del figlio Bruno, avvenuta la scorsa primavera. Soprannominato “Il Barba” per la sua folta barba bianca, Bruno non mancava di far visita a Letizia con regolarità, fermandosi a pranzare e a chiacchierare con la madre, dedicando sempre un pensiero gentile a tutto il personale.

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