Si è spenta ieri, 5 novembre, suor Cecilia Impera, 97 anni. Forte, energica, vitale: suor Cecilia Impera, al secolo Romana, ha saputo viaggiare sulle rotte del mondo senza incertezze: dopo le prove dell’adolescenza, vissuta in un’epoca segnata dalla guerra e dalla morte del fratello Eugenio, entrato nella Resistenza e, dopo essere stato tradito da una soffiata, ucciso dai nazisti appena liceale nella sua casa a Riva del Garda, alla presenza delle sorelle e del padre.

L’incontro con Giuseppe Dossetti aveva poi segnato l’inizio del suo percorso religioso – raccontato nel libro “Al monte santo di Dio. La mia vita con la comunità di Dossetti (Il Margine, 2012) – con l’ingresso nella comunità della “Piccola Famiglia dell’Annunziata” da lui fondata, dove si spende a favore degli ammalati e dei poveri. Poi un anno in un monastero greco-ortodosso, dieci anni in Palestina, infine quindici anni in India, per favorire il dialogo tra le grandi religioni e il cammino ecumenico.
Suor Cecilia è molto conosciuta, amata ed apprezzata nella zona del Basso Sarca per la sua testimonianza di vita e per l’assidua presenza in occasione delle cerimonie commemorative dei Martiri del 28 giugno 1944, in ricordo della tragedia, di cui fu vittima anche il fratello, che segnò in modo indelebile la sua vita.