Svelati i 12 finalisti di UploadSounds 2023 che si sfideranno a suon di musica sabato 25 novembre

Sono 3 trentini, 5 altoatesini e 4 tirolesi i 12 progetti musicali under 35 dell’Euregio selezionati dalla giuria tra i 100 iscritti al contest per la grande finale di UploadSounds 2023, che si svolgerà sabato 25 novembre allo Smart Lab di Rovereto. In palio, per chi salirà sul podio, un montepremi del valore complessivo di 16 mila euro da destinare, attraverso servizi mirati, alla crescita professionale dei progetti vincitori: 7 mila per il primo, 3.500 al secondo, 2 mila al terzo e 3.500 per il miglior progetto under 21.

Nello specifico, a darsi battaglia a suon di note nel lungo pomeriggio di audizioni, saranno i trentini Carpa, Pekorelle e Hålo, gli altoatesini Alex the Judge and the forbidden fruits, Besides, Fanchi, Fanta e Lisa Pivetta, infine i tirolesi Aylin, damark, Janka e Vera Gsenger. A decretare il vincitore sarà invece una giuria composta da grandi nomi del mondo della discografia e della musica, come Stefano Brambilla (Art & Production Director per Shining Production & Liveclub e Talent Manager per BWS), Mark Bona (event manager per Sziget Festival e Balaton Sound), Tony Singh (promoter della britannica Academy Music Group), Claudio Terreni (Booking Agent per Locusta), Ettore Folliero (Managing Director de L’Alternativa e Country Manager per l’Italia di Sziget Festival e Balaton Sound), Piero Fiabane (Art & Production Director per Fiabamusic) e la giornalista di Rumore Magazine Barbara Santi. Poi il musicista trentino Cristiano Dalla Pellegrina (batterista di Negrita e Biagio Antonacci), Marco Kranebitter (show manager di Barracuda Music), la manager culturale austriaca Jessica Olz ed infine Saad Cobolt, in giuria di diritto in quanto artista vincitore della scorsa edizione di UploadSounds.

Ma conosciamo meglio i 12 progetti finalisti: CARPA (nome d’arte di Nicolò Carpita), roveretano classe 1999, ha iniziato la sua carriera musicale nel 2018 con il collettivo hip hop trentino Urban Therapy. Risale allo stesso anno il suo primo singolo, “Street heart” a cui segue il suo primo album ufficiale, “Pesce fuor d’acqua”. Negli ultimi anni ha inoltre stretto una forte collaborazione con il rapper/dj campano Black Phillip. Vengono da Rovereto anche i Pekorelle, giovanissima band selezionata nel 2022 per la Upload School, con cui hanno prodotto il primo pezzo, “Tutte Cazzate”. Da quel momento suonano in vari eventi e festival, aprendo anche il concerto dei Bastard Sons of Dioniso a Rovereto. In rappresentanza dell’Alto Adige arrivano in finale Alex the Judge and the forbidden fruits, progetto che si muove nell’ambito dell’hip-hop/RnB sperimentale, toccando generi come jazz, funk, lo-fi, neo soul, pop e trap, che a ottobre ha dato alle stampe il primo EP, dal titolo “Shapeshifter”. Altoatesini sono anche i The Besides, band bolzanina composta da Patrick D’Amico, alla voce e alla chitarra, Jacopo Schiesaro al basso e dalla cantante Claudia Badalotti, che dal 2018 porta in giro la sua musica pop. Sempre di Bolzano è Fanchi, rapper e cantautore che, dopo aver fatto parte di vari progetti musicali, nel 2019 fonda il suo progetto solista pubblicando l’EP “Undici”. Nel 2020, durante la pandemia, dà alle stampe “Tempura Live EP”, per arrivare alla pubblicazione dell’album “BLU”, prodotto da Thomas Traversa, dalle sonorità R’n’B, Hip Hop e Reggae. Il terzo bolzanino in finale è Fanta, ovvero Manuel Fantacci, tra i componenti del collettivo SUPERMARKET, che dopo aver pubblicato il primo album nel 2017, ha partecipato al Festival di Castrocaro e Sanremo Giovanissimi. Viene da Innsbruck, in Tirolo, invece, il progetto di damark, nome d’arte di Mark Zidrum, che, dopo 13 anni di attività nel mondo delle rime, nel 2022, con l’incontro con Phat Suspekt, ha dato alle stampe il suo primo EP. Dalla capitale tirolese arriva anche il progetto di Janka, che, partito dal cantautorato, con l’allargamento alla forma di band ha acquisito ancora più energia e nuove esplosioni emotive, catturate da accattivanti riff di chitarra e tromba, batteria groovy e linee di basso funky. Dal Tirolo, ma questa volta da Stams, arriva invece Vera Gsenger, cantautrice, chitarrista, bassista elettrica e violinista, che con il suo stile alchemico riesce a trasformare le emozioni in musica “jazz-folk”, con un’immediatezza lirica sorprendente, unendo culture e influenze provenienti da diversi paesi del mondo.

In gara per il premio dedicato al miglior artista under 21 sono invece i progetti musicali di Aylin, ovvero la tirolese di Zirl Aylin Cakir, giovanissima artista nata in una famiglia segnata dalla musica, che ha composto la sua prima canzone all’età di dodici anni allo scopo di condividere, attraverso la musica, le sue esperienze ma anche i suoi sentimenti più profondi. Sono in gara tra i giovanissimi anche i trentini Hålo, gruppo alternative rock nato nell’ottobre del 2022 e composto da Andrea Scantamburlo alla voce e alla chitarra, Gabriele Viviani al basso e Cristiano Torresani alla batteria, che nel 2023 è stato selezionato per l’Upload School. Terza e ultima tra i finalisti under 21 è, infine, la bolzanina Lisa Pivetta, sedicenne che, oltre a cantare, suona la chitarra all’Istituto musicale, il basso e il pianoforte e si è già approcciata alla scrittura di brani inediti e alla dimensione del live in occasione del Festival Studentesco di Bolzano.

La premiazione dei vincitori del contest di UploadSounds e del miglior progetto under 21, che, assieme al secondo e al terzo classificato, si aggiudicheranno i premi in palio avverrà quindi in serata, prima della grande festa finale che vedrà protagonista la musica di Johnny Mox e il dj set conclusivo di Fabrizio MammarellaJohnny Mox porterà sul palco dello Smart Lab il suo nuovissimo lavoro, “Anni Venti”. Prodotto e interamente suonato da Gianluca Taraborelli, Anni Venti è una fotografia spietata del decennio che stiamo vivendo. Uno sguardo profondo, a tratti cupo, su una realtà sempre più frammentata. Tutto accelera: dai cambiamenti climatici a quelli nel campo della tecnologia, dalle relazioni sociali al mondo del lavoro, dai fenomeni migratori all’esplosione del tema della salute mentale. “Anni Venti” è una lunga lista di questioni irrisolte: un disco di canzoni percorse da una tensione costante, cristallizzata in un suono che mescola battiti elettronici a intense ballad notturne, aperture muscolari e improvvise immersioni psichedeliche. Tutto quanto cantato per la prima volta interamente in italiano. Il maestro italiano Fabrizio Mammarella ricopre molti ruoli nel mondo della musica: selezionatore, produttore e proprietario di un’etichetta. Con una discografia che include dozzine di inni da discoteca, remix e collaborazioni di successo, è anche la “one man band” di Telespazio, un famigerato progetto parallelo incentrato sulla musica sperimentale. Dal 2004, ha costantemente distribuito successi per numerose etichette del Movimento Italian Dance Wave. Fabrizio è anche il capo dietro Emet, un’etichetta discografica incentrata su pubblicazioni speciali limitate, ed ha suonato in alcuni dei migliori club e festival in tutto il mondo, con serate a Berlino e nel suo paese d’origine, l’Italia.

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