“Tatriz”, la sartoria che con un punto incrociato unisce Siria e Trentino

A Maso Martini, realtà di co-housing sociale che si trova a Vigalzano, frazione di Pergine, è nata una piccola sartoria. Il suo nome è “Tatrìz”, che in arabo significa ricamo, ed è un progetto portato avanti da un gruppo di quattro amiche: Silvia Siviero, Yasmin e Hanan Ramadan ed Elisa Poli. Il nome è arabo perché Yasmin e Hanan vengono dalla Siria orientale. Sono scappate da Homs, la loro città, assieme alla loro famiglia nel 2011, quando è scoppiata la guerra, e per undici anni hanno vissuto in un campo profughi in Libano gestito da Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII. La loro famiglia allargata, composta da diciassette persone, è arrivata in Italia tra dicembre 2021 e maggio 2022 grazie ai corridoi umanitari, ed è stata accolta a Maso Martini, gestito dalla cooperativa sociale Kaleidoscopio, che da due anni si occupa anche dei corridoi umanitari, assieme alla cooperativa Le Coste e alla cooperativa sociale Aurora.

Per un anno e mezzo, fino a marzo 2023, Silvia Siviero e il suo compagno, Francesco Benanti, hanno vissuto come volontari assieme alla famiglia siriana: ne è nato un legame di amicizia che continua ancora oggi, anche se parte della famiglia ha lasciato Maso Martini ed è andata ad abitare in autonomia a Pergine e a Trento. Yasmin e Hanan sono rimaste a Vigalzano assieme ai loro mariti e ad altri componenti della famiglia. Nel corso del 2023, tra le varie attività organizzate a Maso Martini, hanno preso parte a un corso di cucito organizzato dalla cooperativa Le Coste. E a cucire ci hanno preso gusto: Yasmin per Tatrìz cura la parte dei ricami, un’arte in cui non si era mai cimentata prima di arrivare in Italia ma che padroneggia già bene, mentre Hanan preferisce lavorare la lana. Questa passione viene da lontano, da quando, bambina, osservava la madre, che ora non c’è più, lavorare questa fibra tessile.

“L’idea di Tatrìz – spiegano Silvia, Hanan e Yasmin – nasce per tentare di trasformare questa competenza in un hobby o in una piccola attività: abbiamo provato a dare forma a questa idea assieme e a inizio novembre abbiamo aperto la pagina Instagram per iniziare a farci conoscere. Tanti artigiani aprono una propria pagina social per presentarsi e provare a vendere le proprie creazioni, quindi ci siamo dette: ‘Perché non provare?’”.

Tatrìz non si presenterà solo sulle piazze social. Nel weekend tra sabato 16 e domenica 17 dicembre, le quattro amiche avranno un loro stand per il mercatino di Natale di Santa Massenza, in valle dei Laghi.

Mentre Yasmin, Hanan ed Elisa sono le “sarte”, Silvia è la parte organizzativa di un “progetto a più mani in cui l’esperienza siriana e italiana si intrecciano”: così si legge sulla presentazione di Tatrìz, che prosegue: “Realizziamo prodotti fatti a mano dando valore e cura alla persona”. Hanan e Yasmin ci mostrano alcuni dei lavori che hanno già completato, mentre altri sono ancora in fase di finitura. Nel periodo di rodaggio, le amiche hanno scelto di concentrarsi sulla creazione di berretti e fascette per persone di ogni età e nella realizzazione di borse ricamate e pochette. Hanan e Yasmin spiegano che non vorrebbero fare niente di diverso e che sperano che il progetto nato nel soggiorno di Maso Martini, dove tengono la macchina da cucire e le stoffe colorate, diventi un vero e proprio lavoro.

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