Più di 1200 persone hanno celebrato alla IlTquotidiano Arena, nella mattinata di oggi, l’apertura dell’anno di Trento capitale europea del volontariato.
Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del vescovo di Trento Lauro Tisi e dei rappresentanti delle istituzioni trentine, il mondo del volontariato trentino si è presentato all’Europa, con la sua ricchezza e le sue peculiarità.
“Questa è una giornata ricca di significato e lungamente attesa”, ha detto il sindaco di Trento Franco Ianeselli, ricordando il fondamentale ruolo del volontariato nel periodo pandemico e le figure della volontaria trentina Giorgia Depaoli, quella di don Dante Clauser, “l’amico dei poveri, e di Stefano Bertoldi, recentemente scomparso, “fondatore di mille imprese solidali”. “Le loro sono state vite piene“, ha detto Ianeselli: “Il volontariato rafforza la democrazia e rende più felici, perché da senso alla vita e una direzione alle giornate. Per questo oggi nel tempo spaesato talvolta disperato che viviamo, ce n’è sempre più bisogno. Prendersi cura diventa una cura per noi tutti ed è così che i volontari ci aiutano a restare umani“.
Dopo di lui l’intervento del sindaco di Leopoli, città sfidante di Trento per il titolo, e del presidente della Provincia Maurizio Fugatti. “In Trentino è attivo nel volontariato un cittadino su 5, la partecipazione più alta in Italia”, ha detto Fugatti, “Il volontariato è un emblema del nostro modello di autogoverno, di un’autonomia che parte dalle comunità”.