Centrale emergenza, nel 2023 quasi 300.000 chiamate

“Emergenza, in che comune ha bisogno?”. Il tempo di uno squillo, pari ad appena tre secondi (3,1 per l’esattezza) e al numero unico 112 risponde un operatore di Centrale. Sono state 295.970 le chiamate ricevute e filtrate nel 2023, in significativo aumento rispetto all’anno precedente (nel 2022 erano 241.290).

Nella giornata dedicata al numero di emergenza (domenica 11 febbraio) decine di persone hanno visitato gli spazi della Centrale di via Pedrotti per scoprirne i segreti e comprendere come comportarsi in caso di emergenza, anche attraverso laboratori specifici.

L’appello lanciato ai cittadini è stato di scaricare l’app “Where are U”, che facilita la localizzazione degli eventi per i quali è richiesto l’intervento di soccorritori e forze dell’ordine.

La direttrice della Centrale unica di emergenza Silvia Marchesi ha messo in luce l’importante effetto filtro svolto dagli operatori: il 51,4% delle chiamate non viene trasferito alle centrali di secondo livello, evitandone il sovraccarico: “Le telefonate filtrate riguardano scherzi, errori e chiamare multiple per lo stesso evento, oltre ai falsi allarmi lanciati in automatico dai dispositivi mobili”, ha spiegato Marchesi. Circa il 50% delle chiamate è di competenza dell’emergenza sanitaria, il 22,6% dell’Arma dei carabinieri, il 10% della Polizia di Stato e il 14% dei Vigili del fuoco. Appare inoltre in continua crescita l’utilizzo del servizio multilingue (circa 2.000 richieste, in testa tedesco, inglese e polacco).

Luglio è stato il mese con il numero più alto di chiamate, pari a quasi 31.600 unità, anche per via dell’emergenza maltempo del 18 luglio, con bombe d’acqua che avevano interessato le zone di Trento, Valsugana, Moena e Passo San Pellegrino (2.119 chiamate ricevute, pari ad oltre il doppio della media del periodo).

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