Don Lauro, “in Quaresima ci riappropriamo della vita”

Mons. Lauro Tisi

“A muoverci, purtroppo è spesso la logica dell’accumulo. Il motto che ci abita è: consumo, dunque sono”. Così l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, in occasione della celebrazione per il Mercoledì delle Ceneri.

Un atteggiamento in netto contrasto con la “sobrietà e la sostenibilità tanto declamate nel nostro contesto culturale”, e con l’invito evangelico d’inizio Quaresima “a praticare nel nascondimento l’elemosina verso i poveri, i malati, gli ultimi”. Per l’Arcivescovo “una comunità amica dei poveri e degli ultimi, abitata dalla gratuità, è terreno fecondo per liberare creatività, innovazione. È antidoto all’ossessione della visibilità che impedisce di uscire dal guscio della solitudine”.

Da monsignor Tisi anche l’appello a riscoprire, sul modello di Gesù, il valore del “silenzio e della preghiera” per giungere ad ammettere che “non c’è alternativa all’essere con e per gli altri se si vuol gustare la vita e conoscere la felicità”.

“Il periodo quaresimale, vissuto all’ombra della Parola non è tanto, allora, il tempo della rinuncia, quanto piuttosto – conclude Tisi – l’occasione per riappropriarci della vita e delle sue straordinarie opportunità”.

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