Dal 19 al 21 aprile il festival Educa propone una riflessione sul tempo

Foto Daniele Panato

Presi da mille impegni, è capitato a tutti di dire: “Non ho tempo”. Il tema sarà affrontato dalla quattordicesima edizione di “Educa”, in programma dal 19 al 21 aprile a Rovereto, con più di 100 appuntamenti tra laboratori sull’intelligenza artificiale, lezioni magistrali, spettacoli, proiezioni e incontri.

“Siamo consapevoli di essere immersi in una transizione radicale del mondo per effetto delle trasformazioni, per altro velocissime, tecnologica, demografica, economica e ambientale”, afferma la prorettrice per la didattica dell’Università di Trento e coordinatrice scientifica del festival Paola Venuti. “Quello che forse non abbiamo messo ancora a fuoco è l’impatto che queste trasformazioni hanno sul nostro ‘tempo’, tempo che rappresenta una variabile fondamentale delle relazioni educative e sociali. Basti pensare alle tecnologie che, nel renderci costantemente connessi, hanno rotto i confini del lavoro e cambiato il tempo libero, al punto che viviamo situazioni quasi paradossali: rinunciamo, ad esempio, ad andare al cinema o a teatro, luoghi collettivi di fruizione culturale, perché gli spettacoli sono lunghi, raggiungere quei luoghi ci richiede tempo, per poi magari passare ore sul divano a sciropparci una puntata dietro l’altra di una serie tv o zappingare da un programma all’altro. Non avere messo a fuoco collettivamente ‘la questione tempo’ è un problema perché comunque gli effetti, non governati, sulla sua trasformazione ci sono, eccome, nella vita delle persone e spesso producono una sofferenza vissuta individuale. Basti pensare al ritiro sociale dei giovani e non solo, abbinato all’abbandono di qualsiasi altra occupazione, formativa o professionale, allo stress da iperattività e al disagio psichico crescente, al costante aumento delle ore trascorse sui social”.

Si parte venerdì 19 aprile con una mattinata interamente dedicata agli studenti. Tra i temi portanti c’è anche quello dell’intelligenza artificiale, dei suoi rischi e delle sue opportunità educative e formative. L’appuntamento principale sarà la “lectio magistralis” di Michelangelo Pistoletto (venerdì 19 aprile alle 18 nella sala della Fondazione Caritro a Palazzo del Bene), che esplorerà le implicazioni etiche, filosofiche ed artistiche di questa nuova dimensione virtuale. Sabato 20 aprile alle 15, nell’aula magna di Palazzo Piomarta, i principali enti di ricerca trentini (Fondazione Bruno Kessler, Università e Dipartimento istruzione della Provincia) parleranno dei rischi e delle opportunità dell’intelligenza artificiale.

Durante il festival Educa verranno presentate due ricerche condotte dal Dipartimento psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento che indagano la percezione e il rapporto dei bambini con il tempo. Al tempo dell’educare saranno dedicati tre appuntamenti: domenica 21 aprile alle 9.30 nell’aula convegni di Palazzo Fedrigotti (“Avanguardie educative”), seguita, alle 10.45, da un affondo sull’outdoor education e sull’accessibilità per bambini con bisogni educativi speciali e, alle 12, da “Addomesticare gli schemi”, con il presidente dell’associazione nazionale Hikikomori Marco Crepaldi. In programma c’è anche la “lectio magistralis” di Stefano Laffi di Codici (sabato 20 aprile alle 10 nella sala convegni di Palazzo Fedrigotti). Sabato 20 aprile alle 18, al Teatro Zandonai verrà proiettato il documentario “Erasmus in Gaza”, vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio. Il filmato narra la storia di Riccardo Corradini (che sarà presente in sala), giovane roveretano che è stato il primo studente al mondo a fare l’Erasmus a Gaza.

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