Pisoni 1852, al Vinitaly il debutto del nuovo Trentodoc Brut 2020 della storica azienda di Pergolese

La grotta dello spumante, ricavata da un rifugio antiaereo mantiene una temperatura costante tutto l’anno

Un esordiente al Vinitaly: da uve Chardonnay in purezza, il Trentodoc Brut 2020, la nuova creazione di Pisoni 1852, storica azienda di Pergolese, nel cuore della Valle dei Laghi, verrà presentata in anteprima al salone internazionale del vino e dei distillati, che si svolge dal 14 al 17 aprile 2024 a Verona

Una nuova etichetta entra a far parte quindi della linea vini firmata da Pisoni 1852, storica casa spumantistica e distilleria di Pergolese: è il Trentodoc Brut Millesimato 2020, nato per esprimere appieno le peculiarità dell’annata e dello Chardonnay, che Valle dei Laghi ha trovato la sua dimora ideale. Prima di essere degorgiato, a gennaio 2024, la nuova creazione di Pisoni ha riposato per oltre 34 mesi nella fresca cantina scavata nella roccia, un tunnel ricavato da un vecchio rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale che garantisce una temperatura naturale e costante di 12 °C durante l’intero anno.

Il remuage è fatto rigorosamente a mano: ogni bottiglia viene segnata sul fondo con un tratto di vernice bianca che risulta visibile anche sulla capsula, un’impronta che distingue in modo unico ogni vino dell’azienda. Il Trentodoc Brut 2020, prima di fare il suo debutto sul mercato, verrà presentato in anteprima a Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile. Il nuovo Trentodoc Brut 2020 nasce interamente da uve Chardonnay, coltivate a media collina nella zona della Valle dei Laghi. Di colore giallo paglierino luminoso e con un fine perlage, al naso si colgono intense note floreali, mentre il sorso è morbido e persistente. Ottimo per un raffinato aperitivo, accompagna perfettamente anche a primi piatti delicati come un risotto agli asparagi.

La Cantina Pisoni a Pergolese

​“Con il nuovo Trentodoc Brut 2020 abbiamo voluto dare ancora più luce allo Chardonnay, vitigno principe della nostra produzione. La lunga permanenza sui lieviti ha donato al vino nuovi e raffinati profumi e una sorprendente complessità. Il millesimo 2020, in Trentino, ha registrato una buona qualità delle uve, con grappoli sani. L’andamento climatico caldo temperato, senza eccessi di calore e non particolarmente piovoso, accompagnato da buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, ha favorito inoltre una lenta ma graduale maturazione delle uve e lo sviluppo di un ricco corredo aromatico”, spiega Elio Pisoni, amministratore delegato di Pisoni che assieme ad Andrea, Francesco e Giuliano Pisoni conduce l’azienda di famiglia fondata nel 1852: tuttavia l’interesse e l’amore per il territorio e le vigne della Valle dei Laghi del Trentino nascono ben prima. Si rintracciano testimonianze della secolare storia dei Pisoni già nel Cinquecento, quando Carlo Antonio Pisoni forniva di vini e acquaviti la corte del Principe Arcivescovo Cristoforo Madruzzo durante il Concilio.

Quella della famiglia Pisoni è una storia che attraversa tre secoli e che ha visto l’azienda familiare evolversi nel tempo. ​Negli ultimi anni sono stati creati nuovi prodotti e raggiunti nuovi mercati quali Stati Uniti, Canada, Cina, Svizzera, Lituania e molti altri paesi europei come Germania, Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Austria, Islanda, Finlandia, Romania, Repubblica Ceca e Norvegia. ​La filosofia aziendale si ispira ai valori della famiglia, al rispetto del territorio, al sapere artigianale tramandato dagli antenati e al procedere per piccoli passi per tendere verso un costante miglioramento della produzione.

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