De Zordo presidente della Camera di Commercio di Trento

Credit: Daniele Mosna

Andrea De Zordo è stato eletto nuovo presidente della Camera di Commercio di Trento. Il suo nome è stato proposto da Giovanni Bort, presidente uscente, che non si è candidato per impegni lavorativi.

“Accolgo con piena disponibilità questa proposta che, non lo nascondo, è arrivata piuttosto inattesa”, ha commentato Andrea De Zordo, che è anche presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese Confartigianato Trentino. “Sono fermamente convinto che l’impegno a guidare un’istituzione come l’Ente camerale debba muovere da una chiara coscienza del futuro che ci attende e credo che sia opinione comune come, in questo momento storico, l’incertezza sia invece il denominatore comune di qualunque prospettiva. Non possiamo però arrenderci a questa evidenza, ma piuttosto affinare i nostri sensi per coglierne i segnali, anche i più deboli, in grado di indirizzare il nostro operare con intelligenza ed equilibrio.

De Zordo è stato eletto con 33 voti su 46. Gli altri voti sono andati a Fausto Manzana, ex presidente di Confindustria Trento.

Fanno parte del direttivo in carica per i prossimi cinque anni Mara Baldo (Cia), Andrea Basso (Confindustria), Vincenzo Circosta (Confartigianato), Enzo Franzoi (Coldiretti), Francesca Gennai (Cooperative), Maria Cristina Giovannini (Commercio), Graziano Rigotti (Confartigianato), Luca Rigotti (Cooperative) e Natale Rigotti (Confesercenti).

Qualche malessere è stato scatenato dal fatto che, secondo Confindustria, gli industriali abbiano trovato poco spazio nel nuovo cda.

“Anche a nome della Giunta provinciale – ha commentato l’assessore allo sviluppo economico della Provincia Achille Spinelli – porgo i migliori auguri al neo eletto presidente De Zordo. Ma c’è un altro auspicio che mi sento di fare ed è che si recuperi in fretta quel clima di fiducia e di serenità indispensabile per affrontare insieme le grandi sfide sulle quali il nostro territorio è già chiamato a competere. Non è nostro compito entrare nel merito della valutazione né sul nome – rispettabilissimo – né sulle dinamiche che hanno portato a questa scelta, ma non possiamo trascurare la preoccupazione che le divergenze espresse rallentino il passo che stiamo tenendo per mantenere e se possibile migliorare la competitività del nostro territorio. Il Trentino non può permetterselo. Ecco perché accanto agli auguri di buon lavoro, formulo quelli per un rapido recupero della fiducia e della serenità necessarie per affrontare le grandi sfide di sempre. La Provincia, ed in particolare l’assessorato che mi è stato assegnato continueranno a impegnarsi al massimo per l’economia, coinvolgendo pienamente tutte le categorie”.

E nel pomeriggio di giovedì 8 agosto, il giorno successivo all’elezione, Confindustria Trento annuncia che “ha già presentato le dimissioni dal Coordinamento” provinciale degli imprenditori. “Un passo doloroso, dal momento che la nostra Associazione aveva contribuito alla riattivazione e al rilancio del Coordinamento nel 2018, ma inevitabile, perché sono stati traditi i principi fondamentali e disattese le decisioni prese collegialmente. Nella nuova Giunta della Ccia di Trento non ci sono né rappresentanti di Confindustria Trento, né di Confesercenti del Trentino. In altre parole, non è rappresentato più di un terzo del Pil provinciale”, commenta Confindustria, che rivendica come “le Associazioni del Coordinamento avevano anche concordato di candidare nella Giunta della Cciaa i Presidenti o figure apicali delle stesse Associazioni, per dare ancora maggiore autorevolezza all’organo e consentire la rappresentanza ai massimi livelli di tutte le componenti dell’economia”.

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