Dopo i concerti dedicati ai canti della tradizione popolare del Natale di Castellano e Terragnolo e l’appuntamento del Presepe Vivente, che si terrà domenica 22 dicembre alle 16 nella chiesa di San Marco a Rovereto, lunedì 23 dicembre (alle 20.45) il Coro Sant’Ilario concluderà il suo percorso artistico verso il Natale. Sarà la Chiesa di San Giovanni a Borgo Sacco il luogo del concerto dal titolo “Natale ANIMA della Speranza”.
Tre sono gli elementi che caratterizzano questo evento. Il Natale, con i suoi canti e le sue musiche. L’Anima: quella personale, ma anche il titolo di un progetto che ha visto la costruzione di quattro strumenti ad arco, dei quali il violino e il violoncello saranno suonati nel concerto, con il legno dell’Avez del Prinzep, il famoso e maestoso abete bianco di Lavarone schiantatosi nel 2017 e la cui anima vive in questi strumenti. E la Speranza, sottolineata e componente del prossimo Giubileo 2025.
Assieme al Coro Sant’Ilario si esibiranno al violino il Maestro Macello Fera, genovese di nascita e meranese di adozione direttore d’orchestra e compositore, Leonardo Sapere al violoncello, Silvio Gabardi al contrabbasso, Francesca Aste alla celesta e Cinzia Limelli con delle letture.
Come tradizione l’ingresso è gratuito con un invito alla solidarietà che quest’anno è dedicata al reparto pediatrico oncologico del Beit Jala Hospital unico ospedale, che cura i bambini ammalati di tumore, rimasto in Palestina dopo la distruzione di quello di Gaza. Beit Jala è una piccola cittadina a pochi chilometri da Betlemme dove il coro ha cantato nel 2000 in occasione di “Italia per Betlemme 2000” e dove con l’impegno della comunità trentina si sono messi in campo diversi progetti.
A conclusione del concerto il tradizionale brindisi per gli Auguri di Natale con brulè e panettone a cura del Gruppo Zattieri di Borgo Sacco.