A Mori domenica lo spettacolo sulla storia del medico che salvò una famiglia ebrea

In occasione della Giornata della Memoria, domenica 26 gennaio alle 20.45 il Comune di Mori invita la cittadinanza al grande spettacolo-evento “(IN) Differenza. Il coraggio di Riccardo Grigolli”, realizzato grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio e dedicato alla storia del medico moriano che rischiò la vita per aiutare una famiglia ebrea di Vicenza.

Sul palcoscenico del Teatro Sociale G. Modena si altereranno alcune delle associazioni culturali di Mori che da anni non fanno mai mancare la propria disponibilità e presenza nel Giorno della Memoria: la Banda Sociale Mori Brentonico, la Scuola musicale Opera Prima, il Circolo ARCI di Mori, l’APPM e la Compagnia Gustavo Modena. Sul palco sarà presente anche il parroco di Mori don Nicola Belli, con un intervento dedicato all’importanza di essere comunità viva, accogliente, che pulsa con associazioni e volontariato.

Fulcro della serata sarà lo spettacolo “L’oro di Mori” della compagnia Viaggiatori della Storia, che racconta la vicenda del medico moriano Riccardo Grigolli che decise di non girarsi dall’altra parte e a suo rischio e pericolo aiutò una famiglia ebrea di Vicenza ospitandoli in casa e trasferendo a Mori i loro beni, che altrimenti sarebbero stati requisiti. Grigolli, originario di una importante famiglia di Mori, già irredentista durante la Prima Guerra Mondiale e commilitone di Damiano Chiesa, lavorava a Vicenza come medico primario proprio negli anni in cui Mussolini emanava le “leggi razziali”, e lì conobbe Giulio Neiger e la sua famiglia, ebrei di Vienna che da più di 20 anni vivevano in Italia. Deciso ad aiutarli, il medico portò a Mori e sotterrò nella stalla di casa Grigolli una cassa colma d’oro, ricavato dalla vendita di tutti i beni della famiglia Neiger. I Neiger – genitori e tre figli – dopo essere stati ospitati per un periodo a casa di Grigolli a Vicenza, trovarono accoglienza in un convento della città, mentre Riccardo Grigolli fuggì e, ricercato dai tedeschi, fuggì nella malga di famiglia vicino a Passo Bordala, dove proseguì la sua attività di antifascista ospitando i partigiani che provenivano dalla zona di Riva del Garda. Al termine della guerra, la cassa fu riconsegnata ai legittimi proprietari, miracolosamente sfuggiti ai rastrellamenti. Nel 2011 gli eredi Neiger regalarono alla famiglia Grigolli una medaglia in oro “Shalom” alla memoria, emessa dal Governo Israeliano.

Inoltre, da domenica 26 gennaio fino a fine febbraio, il Foyer del Teatro G. Modena ospiterà la mostra fotografica “Wars 2023: oltre l’orrore” a cura dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, che fa luce sulle moltissime guerre del nostro presente che non salgono agli onori della cronaca e continuano a fare morti nel silenzio e nell’indifferenza.

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