Cue del Trentino, nel 2024 gestite circa 275mila chiamate

La Centrale Unica di Emergenza (Cue) 1-1-2 nel 2024 in Trentino ha raccolto circa 275mila chiamate, in calo di circa 20mila unità rispetto all’anno precedente ma con un significativo aumento delle emergenze gestite (141.027, di cui 134.329 sul territorio provinciale; erano 126mila nel 2023). Un risultato che testimonia l’importante lavoro di filtro svolto dagli operatori, che attivano le centrali di secondo livello solo in caso di reale necessità.

L’amministrazione provinciale ha deciso di rafforzare il team con l’ingresso di 8 nuovi operatori, entrati in servizio proprio oggi, portando il totale a circa 40 unità. “Un passo fondamentale per garantire un servizio sempre più efficiente e capace di rispondere alle esigenze della comunità”, ha osservato l’assessora provinciale Giulia Zanotelli, che coordina la Commissione nazionale Protezione civile all’interno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Nel coso del 2024, sono state infatti oltre 40 le iniziative di educazione alla chiamata. L’appello ai cittadini è stato anche di scaricare l’App “Where are U”, che facilita la localizzazione degli eventi per i quali è richiesto l’intervento di soccorritori e forze dell’ordine.

L’assessore provinciale alla salute Mario Tonina ha quindi sottolineato come il Trentino, grazie alla sua Autonomia speciale, abbia “la possibilità di essere un esempio di innovazione per altri territori italiani”. Questo è già accaduto per il filtro laico, che snellisce la gestione delle chiamate di competenza dei Vigili del fuoco in caso di iperafflusso, mentre una nuova sperimentazione attivata dalla Cue in collaborazione con Trentino Emergenza ha già consentito di salvare delle vite. Attraverso l’utilizzo del cosiddetto Codice Echo, l’iniziativa sperimentale prevede l’attivazione di una linea prioritaria, che nel periodo di test tra agosto e novembre 2024 ha avuto un impatto significativo nella gestione degli arresti cardiaci, attraverso l’intercettazione di 128 casi, su un totale di 20mila chiamate di natura sanitaria.

Nel 2024, la CUE ha gestito un totale di 275.120 chiamate. Il mese con il maggiore afflusso è stato agosto (29.425 chiamate), mentre i giorni di “record” sono stati il 12 luglio (1.200 contatti per un’allerta meteo) e il 4 novembre (500 contatti). L’analisi delle chiamate evidenzia l’importanza dell’effetto filtro verso le centrali di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Soccorso sanitario e Guardia costiera), con il 54,9% delle telefonate che ha riguardato una reale emergenza. Un altro dato significativo è l’attivazione del servizio di interpretariato a favore di 2.613 utenti, un numero mai così alto. Nel corso del 2024, sono stati inoltre attivati collegamenti diretti tra la CUE e le strutture responsabili della gestione di eventi rilevanti, come allerte meteo, il G7, manifestazioni sportive e test It-Alert.

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