Nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai (in ritirata se non progressiva scomparsa a causa del cambiamento climatico) promosso dall’Onu, il 73° Trento Film Festival, in programma nel capoluogo dal 25 aprile al 4 maggio, non poteva che averne un occhio di riguardo. E non solo cinematograficamente. Il cartellone ufficiale di Sebastiao Salgado “fissa” infatti, in bianco e nero, il ghiacciaio del Kluane Park in Canada. E del fotografo brasiliano è la mostra, “Ghiacciai”, in programma al Mart di Rovereto dal 12 aprile (al 21 settembre) come al Muse di Trento, ma fino all’11 gennaio 2026. Anche la programmazione cinematografica (126 tra documentari e film nelle varie sezioni di cui 22 in concorso tra lungometraggi, 12 e corti, 10 provenienti da 16 Paesi) tocca il tema.
Per ora si sa che, fuori concorso, saranno proiettati i doc “L’unico superstite” di Stefano Floreanini con al centro dell’“obiettivo” l’ultimo ghiacciaio rimasto in Friuli Venezia Giulia e “Il canto del ghiaccio” di Stefano Collizzolli e Paolo Ghisu che mette nel mirino la Vedretta del Lares, nel gruppo dell’Adamello. “Lo sguardo non poteva che essere posto su questi giganti fragili”, conferma il presidente Mauro Leveghi. “Cambiamento climatico, abbandono, fragilità di interi ecosistemi. Il cinema di montagna – afferma Mauro Gervasini, direttore del festival – da sempre racconta le storie d’altitudine con una varietà espressiva mai ampia come oggi”.
Il Paese ospite di quest’anno della sezione “Destinazione” sarà l’Argentina, tra migrazione, anche trentina e imprese alpinistiche, mentre cinque film saranno dedicati al West tra cui gli intramontabili “L’ultimo dei Mohicani” di Maurice Tourneur e Clarence Brown, “I compari” di Robert Altman e “Corvo rosso non avrai il mio scalpo” di Sydney Pollack.
Come sempre il festival non è solo cinema ma anche incontri, libri, serate, approfondimenti. Tra gli ospiti, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, gli alpinisti Matteo Della Bordella ed Hervè Barmasse, i climbers Maurizio “Manolo” Zanolla e Federica Mingolla, il giornalista Mario Calabresi, lo scrittore Mauro Corona, l’attore Marco Paolini, l’ex schermitrice Margherita Granbassi, il musicista Davide Van De Sfroos, il comico Giovanni Storti.
Sono poi previsti ricordi di Cesare Maestri, ma anche del giornalista Rolly Marchi, creatore del Trofeo Topolino. Reinhold Messner presenterà il suo “K2 – La grande controversia”, ancora una volta sulla spedizione del 1954 sulla vetta himalayana e le polemiche seguenti con al centro Walter Bonatti.
Tra i libri, prima per “Fotogrammi in quota” di Antonio Massena su tutte le Genziane d’oro del Trento Film Festival. Infine, l’edizione bolzanina del Tff sarà in programma dal 3 al 7 giugno e il 22 e 23 ottobre nel capoluogo altoatesino. “Anche quest’anno – riflette la direttrice Luana Bisesti – vogliamo fornire al pubblico non risposte prestabilite, ma tutti gli elementi utili per analizzare il nostro tempo e immaginare il futuro”.