A distanza di diciassette anni dalla prima storica vittoria, l’Itas Trentino è ancora una volta Campione d’Italia, per la sesta volta nella sua storia. E, se 17 anni fa a regalare quel sogno era stato il giorno del 7 maggio, anche nel 2025 lo scudetto è stato guadagnato il 7 maggio. I campioni di Trento hanno battuto in trasferta la Cucine Lube Civitanova (3 a 2).
Il miglior sigillo possibile su una stagione vissuta sempre in prima linea, da protagonista, in tutte le competizioni a cui ha preso parte fra Supercoppa (Finale), Mondiale (Finale), Coppa Italia (semifinale) e CEV Cup (Finale).
Il punto di rottura è stato il secondo set, vinto in rimonta (da 20-23 a 28-26) dopo un primo parziale che aveva fatto presagire un copione simile a gara 2, persa 3-0. I servizi di Michieletto, gli attacchi di Lavia e la compattezza mostrata fra muro e difesa hanno cambiato il corso di quella frazione e, di riflesso, della partita e dell’intera serie. Sulle ali dell’entusiasmo Trento ha vinto nettamente anche il terzo parziale e poi ha contenuto il colpo, l’ultimo, infertole dalla Cucine Lube nel quarto set. Il tie break è stato infatti tutto di marca gialloblù, con Michieletto (best scorer ed mvp con il 67% in attacco, due muri e quattro ace), Rychlicki (suo il punto finale) e capitan Sbertoli sugli scudi, a guidare un gruppo che ha riportato il tricolore in Trentino, per la sesta volta.
“Credo che sia il modo migliore per chiudere questo percorso – ha spiegato l’allenatore Fabio Soli al termine della premiazione – . Abbiamo vinto lo Scudetto in casa di una squadra che quest’anno tra le mura amiche ha giocato la migliore pallavolo. Abbiamo girato la partita nel secondo set con un cuore gigantesco e una capacità di sofferenza enorme, che credo sia il coronamento di ciò che sono stati questi due anni assieme, con tante cadute dopo le quali ci siamo sempre rialzati. Nessuno due mesi fa ci avrebbe dato credito nel dire che avremmo potuto vincere lo Scudetto; invece, abbiamo fatto qualcosa di veramente magico. La dedica è per il gruppo, che ha sempre lavorato forte, è rimasto lì, ha sofferto nelle sconfitte ma ha sempre trovato il modo di reagire”.