Per un’economia e un turismo più sostenibili sul Garda: sabato 7 giugno camminata delle associazioni ambientaliste

Riva e uno scorcio del lago di Garda

Un gruppo di associazioni, comitati e cittadini delle tre sponde del lago di Garda, da lungo tempo impegnati nella sensibilizzazione e salvaguardia dell’ambiente lacustre, si sono uniti per dare vita ad una iniziativa che vuole sensibilizzare cittadinanza, amministratori, e portatori di interessi, rispetto alle criticità ambientali e alle pressioni antropiche che l’ecosistema lago sta vivendo.

La manifestazione, promossa da Aps il Carpino, Garda Futura, Garda Terra Nostra Madre, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coordinamento Interregionale Lago di Garda, si terrà sabato 7 giugno e si concretizzerà in una camminata con partenza dai comuni di Costermano sul Garda (ritrovo alle 9.30 presso Biolago – Cimitero Tedesco) e di Garda (ritrovo alle 10.30 presso Piazzale del Borgo, antistante la Chiesa) e che avrà come destinazione la Rocca del Garda – Comune di Garda, che verrà raggiunta dai partecipanti alle 11.30.

“Il lago di Garda – spiegano i promotori della manifestazione – costituisce un patrimonio idrico, economico e ambientale fondamentale non solo per la Lombardia, il Veneto e il Trentino, ma a livello italiano ed europeo. Un patrimonio già oggi gravato sia dagli effetti dei cambiamenti climatici sia dalle numerose pressioni antropiche che insistono su di esso – dal consumo di suolo, alla cementificazione selvaggia e incontrollata, al turismo di massa, agli episodi di inquinamento, ai prelievi idrici per scopi industriali e agricoli. Le acque del lago non conoscono confini amministrativi, regionali o provinciali che siano, e per questa considerazione gli aderenti all’iniziativa sostengono la necessità di porre un limite alle pressioni antropiche e di ragionare su una valutazione unitaria di piani e i di progetti che possono avere ricadute a livello ecosistemico e/o di area vasta”.

“Lo scopo della manifestazione – sottolinea ancora il coordinamento – non è di porsi contro lo sviluppo del turismo e dell’economia, ma è quello di promuovere un nuovo equilibrio, più sostenibile che metta al primo posto le persone e l’ambiente per un benessere duraturo. Tra le richieste espresse vi sono: l’arresto del consumo di suolo, lo stop alla cementificazione selvaggia, la difesa del paesaggio, la promozione di un turismo lento che rispetti l’identità e la fragilità del territorio, il potenziamento dei trasporti pubblici, la gestione dei reflui attraverso la realizzazione di una nuova rete fognaria che separi le acque bianche dalle acque nere, la garanzia di affitti con costi accessibili e soluzioni abitative sostenibili per residenti e lavoratori”.

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