La nuova veste giuridica quale ente del terzo settore e la sperimentazione della Riforma sulla disabilità sono tra le sfide principali che l’Associazione Anffas Trentino si appresta ad affrontare in questo 2025, anno in cui si festeggiano i 60 anni dalla sua fondazione. Questa mattina, giovedì 29 maggio, il Cento Studi Erickson di Trento ha ospitato la partecipata assemblea dei soci. L’associazione conta attualmente 366 soci e oltre 200 volontari e sono oltre 1000 i giovani, gli adulti e gli anziani accompagnati con percorsi personalizzati, grazie ai 47 i servizi attivi nelle 41 sedi distribuite capillarmente sul territorio trentino.
L’Assemblea si è aperta con il saluto della presidente Claudia Morelli, in carica dal 2024, e il neo direttore generale Giulio Bertinato. Nella sua relazione, la presidente ha ripercorso come la percezione sociale della disabilità intellettiva e del neuro sviluppo sia cambiata nel tempo. Nel 1965, quando il gruppo di famiglie guidate da Francesca Paris Kirchner e Maria Pizzini ha dato vita ad Anffas in Trentino, la disabilità era vissuta nel segreto delle case, in silenzio. Da allora sono stati compiuti molti passi avanti, che vanno nella direzione dell’autonomia, del lavoro, di momenti quotidiani di felicità.
In occasione del 60° anniversario, Anffas organizzerà diverse iniziative di approfondimento, tra cui gli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo (23 settembre), a cui parteciperanno rappresentanti da tutta Italia, e il convegno “Disturbi dello spettro autistico Panoramica nazionale e territoriale in una prospettiva di rete” (24 settembre).
Tra le novità che l’associazione è chiamata ad affrontare nel 2025, ci sono l’iscrizione al Runts (Registro unico nazionale terzo settore) e la Riforma della disabilità che vedrà una fase di sperimentazione in Trentino a partire da fine settembre.