Dopo “Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa” Paolo Rumiz prosegue il suo viaggio nelle pulsioni più profonde dell’Italia e dell’Europa. Con “Bella e perduta. Canto dell’Italia garibaldina” (Feltrinelli) lo scrittore e giornalista triestino si interroga: “Cos’è rimasto di Garibaldi in quest’Italia senza memoria e senza senso delle istituzioni, dove l’unità sognata non si è mai davvero realizzata?”. Rispondendosi: “Dietro all’indifferenza sentii ribollire un fiume in piena di energia civica, politica e di memoria”.
Rumiz sarà a Rovereto per presentare il suo ultimo viaggio mercoledì 4 giugno, invitato dalla libreria Arcadia. L’incontro con il pubblico è in programma, al Museo civico, in Borgo Santa Caterina, alle ore 19.