In Trentino l’affluenza al referendum sul lavoro e sulla cittadinanza dell’8 e del 9 giugno si ferma attorno al 29% degli aventi diritto di voto. In Alto Adige solo meno del 16% si è recato alle urne.
Un dato più basso rispetto alla media nazionale poco sopra il 30%, comunque ancora lontana dal quorum del 50%+1 dei voti richiesto per i referendum abrogativi. A trainare, in Italia, sono Toscana ed Emilia-Romagna. In coda c’è invece proprio la regione Trentino-Alto Adige, seguita dalla Calabria e dalle isole.
L’affluenza per il primo quesito (reintegro licenziamenti illegittimi) in Trentino è del 29,09%, per il secondo (licenziamenti e limite indennità) del 29,09%, del terzo (tutela contratti a termine) del 29,10%, del quarto (responsabilità infortuni sul lavoro) del 29,11% e del quinto (cittadinanza) del 29,13%.
A Luserna l’affluenza ha superato il 40%, così come a Sagron Mis. A Fierozzo, invece, ha votato meno del 12% degli aventi diritto.