Si terrà sabato 21 giugno dalle 10 a Palazzo Eccheli-Baisi la festa per i 20 anni del Giardino Botanico di Brentonico e dell’Orto dei semplici. Il programma della giornata prevede: alle 10 “Alla scoperta del Giardino”, visita guidata a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto; alle 11 “La cerimonia ufficiale” con il saluto delle autorità e il brindisi offerto dall’Azienda Agricola Sondelaite; alle 17.30 “Sogno d’una notte di mezza estate”, laboratori e spettacoli in collaborazione con la Proloco Brentonico Monte Baldo, il concerto della Scuola musicale Opera Prima e l’osservazione del cielo.
Inaugurato il 26 giugno del 2005, il Giardino Botanico si trova all’interno di Palazzo Eccheli-Baisi a 690 metri di quota. La sua struttura permanente di circa 6000 metri quadrati rappresenta la porta d’ingresso al Parco del Monte Baldo, conosciuto, per la sua biodiversità unica e straordinaria come il Giardino D’Europa. Attualmente nell’Orto Botanico sono coltivate circa 500 specie di piante, alcune ottenute da vivai specializzati, altre ottenute da seme, la maggior parte raccolte in natura.
Primo esempio trentino di orto botanico realizzato sul modello rinascimentale, il Giardino Botanico di Brentonico è stato progettato e realizzato sul modello degli orti rinascimentali di Padova e Pisa, dal Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento. Oggi la direzione scientifica e didattica dell’opera è assegnata alla sezione di Botanica della Fondazione Museo Civico di Rovereto che ha curato la raccolta delle specie floristiche spontanee e ha supervisionato le fasi di allestimento.
“Le piante coltivate a Palazzo Eccheli Baisi di Brentonico – spiega Alessio Bertolli, botanico, e vicedirettore della Fondazione Museo Civico di Rovereto e assessore all’ambiente del Comune di Brentonico – sono suddivise in due aree: da una parte troviamo le specie del vero e proprio Orto dei Semplici, da un’altra e la flora spontanea del Monte Baldo, che costituisce il giardino botanico, al quale è annessa un’area didattica. Nella predisposizione del giardino si è cercato di suddividere ecologicamente le specie, per ambiente e quota di crescita. Tutte le entità coltivate all’interno di questo settore crescono spontanee sul Monte Baldo. Nel Giardino Botanico invece si sono ricreati artificialmente dei piccoli microambienti, che offrono al visitatore la sensazione di trovarsi di fronte a un ambiente più naturale. Nella progettazione si è rinunciato al criterio, tipico degli orti botanici classici, di ordinare le specie in base alla sistematica. Si è scelto di presentare le varie specie in relazione alle loro proprietà e all’utilizzo che ne fa l’uomo. Grande importanza è stata dedicata alle entità baldensi autoctone, che crescono cioè spontanee sulla catena del Monte Baldo”.