Arrivati in pullman alle Cascate di Monte Gelato, il cammino dei giovani trentini verso Roma è iniziato ufficialmente. La prima camminata non è stata particolarmente impegnativa: i giovani pellegrini si sono mossi in direzione Campagnano di Roma, dove poche ore dopo sono stati accolti dalla comunità.
A metà percorso, una piacevole sorpresa li ha colti: una sosta presso l’Autodromo di Vallelunga dove, all’interno della sala stampa, sono stati salutati dal parroco don Renzo e dal Sindaco Alessio Nisi, insieme a tanti volontari e alla protezione civile.

“Grazie per la vostra presenza qui in mezzo a noi – ha detto ai ragazzi don Renzo – testimonianza e grazia, piacere e aiuto che voi ci state dando. Non siete voi a doverci ringraziare, siamo noi ad essere grati per il vostro esserci. Il cammino che state facendo non abbia come fine Roma per l’Anno Santo, ma siete voi stessi, con le vostre vite. Per questo l’augurio che vi faccio è che il vostro cammino non abbia più fine”. È poi intervenuto il primo cittadino di Campagnano, Alessio Nisi, che con grande entusiasmo ha invitato i giovani a “camminare con la fede e nella fede, in un viaggio con sé stessi verso un qualcosa di antico ed eterno al tempo stesso”.
Un’accoglienza calorosa, insomma, che si è tradotta nei volti dei cittadini che vedendo arrivare così tanti ragazzi nel loro piccolo centro si sono trasformati in comunità in festa: alcuni di loro hanno scelto di condividere con loro anche il momento della Messa.

Durante l’omelia il vescovo Lauro ha ricordato come “ognuno di noi figlio di un sorriso, quando si viene al mondo lancia un grido, e questo è perché l’uomo è assetato di volti, incontri, carezze. La vita passa da qui, si tratta di riconoscere che l’altro ha posto nella nostra vita”. E ancora: “Nella nostra ricerca continua vi invito a riconoscere che Dio ha adrenalina per noi, facciamo girare la testa a Dio, un Dio che non molla, resta eternamente ad emozionarsi per noi. Non c’è errore, sbaglio, sfiguramento della vita che tolga Lui la voglia di amarci. Dio resiste anche ai nostri sbagli. Sappiate che c’è un Dio che si sta emozionando per voi. Che non vi inchioda ai vostri sbagli. Buon cammino”.

Al termine della Messa i giovani si sono diretti verso quello che sarà il loro alloggio per le prime due notti: l’oratorio San Giuseppe. Lì, una volta sistemati sacchi a pelo e materassini ed essersi rinfrescati con le tanto agognate docce, hanno potuto gustare una buona pizza prima del momento di riflessione finale e, dulcis in fundo, il meritato riposo.
La seconda tappa li porterà oggi a La Storta, dopo una ventina di chilometri percorsi i ragazzi saranno poi trasportati in pullman al Lago di Bracciano, dove potranno rilassarsi un po’ prima della grande prova di Roma.