A Pieve di Bono grande festa per i 75 anni del Coro Azzurro di Strada

Tempo di festa, accompagnato dal rinnovarsi dei ricordi, della memoria vissuta, delle suggestioni che sempre evoca il canto popolare, per il Coro Azzurro di Strada di Pieve di Bono, che lo scorso weekend attraverso un alcuni eventi ha ricordato il suo 75° compleanno.

Un tempo non breve per un complesso corale, la cui storia affonda in solide radici sociali, cui diedero vita alcuni generosi cultori del canto popolare, ispirati da Basilio Mosca, indimenticabile figura tra i fondatori del Coro Azzurro. La presidente del complesso, oggi, è la figlia Daniela.

La storia del Coro Azzurro annovera centinaia di concerti, esibizioni in Italia e all’estero, soprattutto tra i nostri migranti, il cui racconto richiederebbe infinite pagine costruite su parole e immagini. Cogliamo allora l’essenziale degli eventi celebrativi posti all’interno della tre giorni “Pieve di Bono in Festa”, che ha riservato al 75° di fondazione del coro diretto dal giovane e talentuoso maestro Danilo Armani – il più giovane di una autentica generazione di maestri cresciuta nel tempo dalle parti di Agrone, altra comunità della Pieve di grande vitalità sociale.

Per l’anniversario della fondazione del Coro Azzurro, a fare da straordinaria cornice all’evento anche il complesso strumentale gemellato con la Pieve e il suo mondo associativo, degli Oberhauser Musikanten di Oberhausen in Baviera. I momenti più significativi del 75° della festa che ha coinvolto l’intera comunità locale, dopo i concerti musicali del weekend, sono stati pensati per la prima domenica d’agosto. Al mattino, nella gremita chiesa pievana di S. Giustina, con amici, ex coristi (un centinaio nella storia ndr) ed ospiti di Oberhausen, il celebrante don Luigi Mezzi ha ricordato nel corso dell’omelia i valori che stanno nelle origini del canto popolare e dei loro interpreti, uniti nella percezione del senso del divino anche nel canto.

Durante la celebrazione eucaristica, i canti del Coro Azzurro e le armonie degli Ottoni di Oberhausen hanno impreziosito il sacro rito: al quale è seguito, nel cimitero della parrocchiale, il raccolto e commosso omaggio dei presenti ai luoghi dove riposano tanti coristi ed amici del Coro Azzurro. Il teatro tenda allestito negli spazi del centro scolastico della Pieve ha quindi ospitato l’incontro conviviale che il Coro Azzurro ha voluto insieme con gli amici bavaresi per celebrare il valore dell’amicizia nutrita di musica, di ricordi, di figure richiamate sullo sfondo emotivo della reciproca narrazione. Ed ancora momenti dove l’emozione ti serra la gola, come durante la straordinaria esecuzione del ‘Silenzio’ ad opera dei Musikanten, un ottone per ogni angolo nel teatro, a mandare brividi nelle vene per la maestosità degli effetti musicali.

Ed un finale con le canzoni affidate al ‘grande’ Coro, quello raggruppato con gli interpreti di ieri e di oggi e diretto magistralmente da un ‘nobile’ maestro di ieri tornato per l’occasione: Angelo Armani. Per dedicare insieme un canto a Basilio ed ai coristi che riposano nei luoghi della fede. E scrivere una nuova pagina del racconto di un’idea che ebbe la prima stesura, nel compreso consenso della gente di Strada, il 16 luglio 1950, nella piccola piazza del paese, in occasione della Sagra della Madonna del Carmelo.

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