A Pieve Tesino l’attualità del pensiero di De Gasperi “oggi che l’incendio divampa”

“De Gasperi si trovò ad affrontare un mondo in cui l’incendio del Secondo conflitto era appena cessato. Oggi l’incendio divampa. I nodi della storia lasciati insoluti hanno la brutta abitudine di ripresentarsi”. Con queste parole Gianfranco Astori, consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha collegato la storia di De Gasperi all’attualità in occasione della 22esima edizione della “Lectio degasperiana”, organizzata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi a Pieve Tesino.

Il riferimento è andato in particolare ad un’intuizione di De Gasperi: quella che “nel quadro internazionale dominato dalla Guerra fredda si poneva il problema dell’autonomia strategica europea“. Il politico di Pieve Tesino, ha spiegato Astori, “capiva che negli Stati Uniti si riaffacciava lo spirito isolazionista e che gli americani spingevano per un maggior impegno degli europei alla politica di difesa e che l’Europa non poteva permettersi di dipendere totalmente da loro”.

Ma De Gasperi intuisce anche l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini per preservare la democrazia. Astori ha citato le sue parole alle Grandes Conférences Catholiques di Bruxelles, quando disse che “la storia dimostra che nessuna precauzione di ordine costituzionale potrebbe impedire l’avvento della tirannide se una attiva coscienza democratica non è operante nel popolo”. Parole che riecheggiano in quelle del presidente della Repubblica Mattarella, il quale alla 50esima Settimana sociale dei cattolici di Trieste ha esortato “a non arrendersi a una democrazia a ‘bassa intensità’, perché la democrazia vive di partecipazione dei cittadini”.

In platea, tra le istituzioni, erano presenti anche tre arcivescovi trentini: monsignor Lauro Tisi, l’arcivescovo emerito Luigi Bressan e l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis. A fare gli onori di casa il sindaco di Pieve Tesino, Oscar Nervo, che ha spiegato come la sfida che si trovano ad affrontare i piccoli Comuni sia in fondo la stessa di quella che aveva davanti De Gasperi: “fare in modo che ciò che facciamo sia più di un ruolo e più di una scadenza; che sia un servizio, sia memoria e visione insieme”.

L’arcivescovo Lauro Tisi

In occasione della 22esima “Lectio degasperiana” – allietata come ogni anno dai canti del Coro Valsella – è stata ricordata anche Cecilia “Lia” De Gasperi, scomparsa a maggio, all’età di 96 anni. Alla figlia di De Gasperi è dedicato “Memorie di una figlia”, un libro edito dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e ricavato da una conversazione della donna con il giornalista Giuseppe Sangiorgi.

“Quando abitavamo a Roma, al quinto piano di un palazzo in via Bonifacio VIII, non c’erano altre case davanti. Le finestre davano su San Pietro e vedevamo il Cupolone e la loggia di San Pietro dalla quale si affacciava il Papa, anche se era un’apparizione rara. Papà amava quella visuale e non voleva perderla, perciò aveva detto alla mamma di non mettere tende alle finestre”, si apre il racconto di Lia.

Un racconto che, ha spiegato il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi, “darà la possibilità ad ognuno di voi di poter conoscere la sincerità della parola e la tenerezza nello sguardo di questa figlia che ha attraversato la grande esperienza di questo grande padre sempre con il sorriso. La sua testimonianza ci ricorda quanta umanità abiti le grandi storie”.

A Pieve Tesino il presidente della Sat Cristian Ferrari e il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi hanno presentato anche il primo di tre sentieri dedicati alla figura dello statista trentino. Si chiama “Sentiero dell’Ascolto”, è lungo 13 chilometri e conduce dal Museo Casa Alcide De Gasperi al Monte Silana. Il sentiero è accompagnato da un audioracconto su De Gasperi legato agli anni di formazione del politico: per ascoltarlo basterà inquadrare i Qr presenti lungo il sentiero.

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