Bike lane, oltre 30 chilometri di corsie ciclabili sulle strade del Trentino

Sei video e audio per promuovere le “bike lane”, le corsie ciclabili urbane introdotte per promuovere una mobilità più sicura e sostenibile, favorendo la convivenza tra automobilisti e ciclisti.

Il progetto promosso dalla Provincia di Trento ha visto la realizzazione di oltre 30 chilometri di corsie ciclabili, lungo la strada provinciale 64 e la strada statale 43, nel tratto tra Mezzolombardo e Fai della Paganella, e lungo la strada statale 612 della Val di Cembra (tra località Valda, ad Altavalle, e Stramentizzo, nel comune di Castello Molina di Fiemme).

“Siamo ora in una fase di monitoraggio che proseguirà per tutto l’autunno, per capire se le ‘bike lane’ realizzate funzionano e vengono accettate. Se si riveleranno una scommessa vinta, in inverno ci prepareremo per estenderle alle altre 28 salite mitiche presenti in Trentino, arrivando esattamente a 385 chilometri di tracciato”, ha spiegato il dirigente del Servizio gestione strade Sergio Deromedis.

“Questa campagna nasce con un obiettivo chiaro: rendere le nostre strade più sicure e la convivenza tra ciclisti e automobilisti più serena – ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – le bike lane non sono una pista ciclabile, ma un segnale di rispetto reciproco. E per una terra come il Trentino, che ha fatto dello sport e della mobilità sostenibile un valore identitario, significa investire sulla qualità della vita dei cittadini e sulla sicurezza dei nostri giovani”.

“La Bike Lane non è una pista ciclabile e non rappresenta un restringimento di carreggiata – ha continuato Fugatti – si tratta invece di una corsia segnalata sulla strada, che funge da deterrente e invita automobilisti e ciclisti a una maggiore attenzione reciproca. Le auto possono quindi percorrerla liberamente quando non ci sono ciclisti, mantenendo però sempre prudenza e rispetto per chi pedala”.

La campagna si compone di sei spot video pensati per i social, le TV e spot audio per le radio: tre realizzati con la partecipazione del campione del mondo di ciclismo Maurizio Fondriest, con toni più istituzionali e informativi, e tre girati con i giovani ciclisti Irene Campostrini e Mirko Valentini, che spiegano in modo ironico e leggero ai loro coetanei le regole di base da rispettare in strada, come procedere in fila indiana o segnalare le manovre. Oltre ai video, la campagna prevede anche la realizzazione di banner digitali con i messaggi chiave, diffusi anch’essi attraverso i canali social.

“Da ciclista e da sportivo credo molto in questo progetto – ha sottolineato Fondriest – la bike lane non restringe la carreggiata, ma amplia la cultura della sicurezza. Con Irene e Mirko abbiamo voluto parlare in modo diretto e leggero ai giovani, perché rispettare le regole è il primo passo per vivere lo sport e la strada con responsabilità. È un messaggio che vale per chi pedala e per chi guida”.

Le Bike Lane sono nate anche come segno tangibile in memoria di Sara Piffer e Matteo Lorenzi, due giovani promesse del ciclismo trentino, tragicamente scomparse mentre si allenavano lungo le strade trentine. Le loro perdite hanno lasciato un segno profondo nella comunità trentina e hanno rafforzato l’impegno delle istituzioni nel promuovere azioni concrete per garantire maggiore sicurezza a chi si muove in bicicletta.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina