Premiati a Caderzone Terme i migliori Formaggi di razza Rendena

Sono quattro le tipologie che sono state premiate nell’edizione 2025 del concorso “Formaggi di razza Rendena”, promosso all’interno della settimana “Giovenche di razza Rendena… sfilata e dintorni”: un’iniziativa importante per valorizzare le peculiarità del latte prodotto dalla razza bovina autoctona e l’abilità dei casari nel trasformarlo in squisiti formaggi più o meno stagionati.

Nove, distribuiti tra Trentino, Veneto e Lombardia, i caseifici che hanno partecipato al concorso, presentando 21 formaggi attentamente esaminati da una giuria tecnica di esperti Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi): i quattro formaggi vincitori, appartenenti ad altrettante categorie sono stati per la categoria 1, formaggi con stagionatura fino a 30 giorni, il formaggio presentato da Maso Pan; per la categoria 2, formaggi con stagionatura da 30 a 90 giorni, la varietà proposta da Biobiò; per la categoria 3, formaggi con stagionatura da 3 a 12 mesi, il tipo portato in concorso da Fattoria Antica Rendena; infine, per la categoria 4, formaggi con stagionatura oltre i 12 mesi, la forma di Spressa Dop delle Giudicarie.

A partecipare sono state le seguenti aziende agricole: Fattoria Antica Rendena (Giustino, Tn), Maso Pan di Mauro Polla (Caderzone Terme, Tn), Azienda agricola Al Pont di Valentino Collini (Pinzolo, Tn), Consorzio Spressa Dop delle Giudicarie, Godeluna Sas (Enego, Vi), Nicoli & Pozzato Società agricola semplice (Bressanvido, Vi), Azienda agricola Fontana S.A. (Gazzo, Pd), Azienda agricola Biobiò di Sara Rizzardini Sara (Vobarno, Bs), Azienda agricola La Cugna (Condino, Tn).

La giuria Onaf, che si è riunita presso Alimentari Caola a Pinzolo per i lavori di assaggio e valutazione, era composta da Giampaolo Gaiarin (presidente), Marina Schmohl, Pietro Germano, Daniela Pozzatti Luigi Montibeller che, apprezzata novità di quest’anno, hanno consegnato a ciascun partecipante la relativa scheda di valutazione del formaggio in concorso.

Insieme a questa, altre due sono le novità da segnalare. La prima è stata il trasferimento della giornata dedicata ai formaggi da Pinzolo a Caderzone Terme, presso Palazzo Lodron Bertelli. La seconda, nell’ambito dell’esperienza enogastronomica pomeridiana con assaggi dei formaggi in gara e di altri prodotti locali, compreso il miele degli apicoltori della Val Rendena, è stata la dimostrazione di “cucina dal vivo” con la preparazione di una ricetta che ha ulteriormente messo in luce la versatilità del formaggio di razza Rendena.

Nello spazio tra il Museo della malga e il Palazzo Lodron Bertelli Dimora storica & Spa, con l’eccellente coordinamento di Pietro de Cunto, l’esperto contributo di Daniele Bertolini (Doss Alpine Style) e la bravura ai fornelli dello chef Lorenzo Tiberio, è stato preparato un risotto mantecato ai formaggi di razza Rendena, arricchito con brodo di sedano di monte, erbette di prato, briciole di nocciole novelle e gocce di miele locale. Tutt’attorno, in una cornice molto suggestiva, numerosi espositori agricoli (Associazione Apicoltori Val RendenaAssociazione Castanicoltori Val Rendena, Serca, Birrificio Val Rendena, Azienda Al Pont, Fattoria Antica Rendena, Maso Pan, Consorzio Spressa Dop Giudicarie, Maso Larchen, Slow Food Giudicarie, Agriturismo Il Petar) hanno presentato i loro prodotti ad un pubblico di ospiti e residenti molto attento e desideroso di conoscere: dalle caratteristiche dei singoli prodotti alle storie dei produttori.

Un bel successo per gli organizzatori – Pro loco di Pinzolo Anare (Associazione nazionale Allevatori razza Rendena) – che hanno curato anche l’incontro serale, con approfondimento dedicato al tema “Razza Rendena, api e ambiente in Val Rendena”, durante il quale sono stati ufficializzati e premiati i vincitori della quarta edizione del concorso. Da segnalare, tra il pubblico dell’incontro, la presenza di una decina di allevatori di razza Rendena provenienti dal Veneto, dove la scelta di allevare “rendene”, così geograficamente lontane, è guidata dall’attenzione per questa vacca particolarmente adatta alla montagna e a un modello di gestione sostenibile della zootecnia fondato su piccoli numeri e qualità del prodotto.

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