Con Gamberi a Comano Terme un laboratorio di idee sul futuro dell’acqua

Si è conclusa domenica 7 settembre la terza edizione di “Gamberi”, il Festival delle Acque a Comano, che ha visto Comano Terme trasformarsi in un laboratorio di idee e momenti di condivisione dedicati al futuro dell’acqua, allo scopo di sensibilizzare sull’importanza di questa risorsa fondamentale e di trasmetterne il valore alle generazioni future.

Il Festival ha animato le Giudicarie Esteriori riuscendo a unire contenuti di alta qualità e intrattenimento, offrendo un ricco calendario di oltre trenta appuntamenti che hanno spaziato dal canyoning al cinema sotto le stelle, dalle cene itineranti sui ponti al ciclotour Splash tra pievi e sorgenti del Rio Bianco, dai talk scientifici, alle pratiche di natural wellness fino all’Escape Forest, alle escursioni in e-bike alla scoperta dei fiumi, senza dimenticare i laboratori di acquerello, i concerti e le letture per adulti e bambini. Ogni appuntamento è stato un’occasione per avvicinarsi all’acqua come elemento vitale: tre giornate intense di esperienze, riflessioni e consapevolezza.

«La terza edizione di “Gamberi” ha dato grandi soddisfazioni alla comunità: siamo molto soddisfatti del ricco programma che abbiamo offerto, con contenuti davvero di alto livello. Hanno partecipato al Festival anche tanti giovani e bambini, un importante segnale di speranza. L’obiettivo è sempre quello di generare un impatto concreto e positivo sul modo in cui gestiamo le risorse idriche: la scienza ci ricorda infatti che l’acqua sarà una delle principali problematiche geopolitiche a livello locale e globale», ha affermato Fabio Parisi, Coordinatore del progetto.

Tra gli appuntamenti di punta dell’edizione 2025, la sezione Piazza della scienza ha ospitato ricercatrici e ricercatori che dedicano il loro lavoro a svelare proprietà del mondo dei Ghiacci e delle Acque in Trentino e nel mondo, con progetti di monitoraggio dei ghiacciai, citizen science e studio degli ecosistemi fluviali, come Ice Memory, il programma internazionale per salvare campioni di ghiaccio dai ghiacciai in estinzione, e Water Observers, esperienza partecipativa promossa dal MUSE di Trento.

Il Festival ha organizzato per questa edizione anche l’installazione “Ghiacciai, la lotteria del tempo”, un’opera artistica che ha permesso ai partecipanti di scommettere sul tempo necessario affinché alcuni blocchi di ghiaccio si sciogliessero completamente, sensibilizzando così sul tema della fusione dei ghiacciai e della salvaguardia del patrimonio idrico. Il convegno “La riqualificazione fluviale e la gestione integrata dell’acqua in ambito alpino”, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia Autonoma di Trento e con il patrocinio di CEIS e TSM, ha invece evidenziato come il governo dell’acqua richieda un costante dialogo tra tecnici e amministratori. Durante i loro interventi, Sandro Rigotti (APRIE), Federico Vivari, Andrea Goltara (CIRF) e i tecnici del Servizio Bacini Montani, Nicola Dalbosco e Silvia Consiglio, hanno sottolineato l’importanza di una pianificazione concertata che concili tutela ambientale ed esigenze dei settori idroelettrico, agricolo e idropotabile.

Tra le attività ludiche di maggior successo di questa edizione “Il Palio del Gambero” – corsa non competitiva di retrorunning di 200 metri – ha permesso a grandi e piccoli di cimentarsi in questo originale sport con grande entusiasmo di tutti i partecipanti. Il Premio Internazionale Comano 2025, istituito dal Festival per onorare personalità e realtà impegnate nella salvaguardia delle acque, è stato assegnato del Comitato Scientifico di Gamberi al Prof. Rod Fensham, dell’Università del Queensland (Australia), esperto mondiale di ecosistemi di sorgente, fondamentali a causa della crisi climatica, con le seguenti motivazioni: tra i numerosi eccezionali risultati, attività scientifiche e di divulgazione, ha fondato l’associazione Fellowship of the Spring (FoS), per documentare e proteggere le sorgenti in ambiente arido e le oasi nel mondo.

Fondamentale per il successo della manifestazione è stato, anche quest’anno, il lavoro di rete: dalle associazioni promotrici – Pro Loco Ponte Arche, Ecomuseo della Judicaria, Associazione Fare un Paese e Cooperativa LaFonte – ai partner istituzionali e privati, fino all’impegno insostituibile dei volontari, vero motore dell’evento.

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