Domenica di sport e amicizia a Torbole per i ragazzi dell’Associazione Sindrome dell’X Fragile

Domenica 7 settembre 2025 si è svolto al SurfSegnana di Torbole l’evento organizzato dall’atleta Marco Aggravi con i ragazzi del Trentino – Alto Adige e del Veneto dell’Associazione Italiana Sindrome dell’X Fragile, una rara condizione genetica ereditaria, caratterizzata da ritardo nello sviluppo, difficoltà nell’apprendimento, problemi relazionali e comportamentali. L’associazione è nata per riunire e aiutare le famiglie delle persone con Sindrome dell’X Fragile e altre sindromi correlate al cromosoma x, per contribuire allo studio e alla conoscenza di queste sindromi e per promuovere l’inserimento scolastico, lavorativo e sociale delle persone con Sindrome dell’X Fragile.

Hanno partecipato una trentina di ragazzi con i loro genitori e la presidente della sezione Trentino – Alto Adige dell’Associazione, Marianna Tirotta (“Oltre che essere presidente dell’associazione è anche mamma di uno di questi ragazzi: la ammiro perché la sua forza e la sua tenacia la rendono una vera guerriera e una mamma sempre presente e speciale”, dice Aggravi), e la dottoressa Cristina Rizzi, che segue questi ragazzi da vent’anni studiando la loro sindrome.

“Chi vive una diagnosi deve sfidarla” è il motto dell’associazione e davvero i ragazzi hanno sfidato loro stessi mettendosi alla prova nelle varie discipline (Windsurf, Sup, Wingfoil, Canoa), ma al contempo divertendosi.

“È stato bellissimo – commentano la presidente Marianna Tirotta e Marco Aggravi – vedere tutti i ragazzi scendere in acqua e divertirsi senza quasi volerne più uscire, entusiasti, e osservare i loro genitori contenti di vedere i ragazzi pieni di gioia e felicità”.

“Marco Aggravi – aggiunge Marianna Tirotta – ci mette sempre il cuore per rendere felici questi ragazzi, è una stella caduta dal cielo e possiamo solo ringraziarlo”.

La dottoressa Cristina Rizzi è rimasta particolarmente colpita dall’atteggiamento dei genitori, che facevano a gara per salire sul surf, desiderosi di cimentarsi anche loro in quanto fatto dai figli. Un entusiasmo travolgente, che ha fatto sì che anche i ragazzini si buttassero a capofitto nell’attività, con una voglia che in altre occasioni non mostrano. “Ho visto famiglie felici, che si divertivano – dichiara -. Io stessa mi sono divertita un sacco. La cosa bella di quello che fa Aggravi con la sua proposta è il fatto che la gente si entusiasma e si diverte, lasciando da parte le fatiche e le difficoltà che inevitabilmente si presentano in queste famiglie nella vita quotidiana”.

L’appuntamento è per il prossimo anno, con il progetto di un “Camp” di più giorni, dove i ragazzi potranno stare insieme giorno e notte e condividere questo amore per lo sport, sempre sotto la guida di Marco Aggravi, che ne inventa sempre una per rendere felici i ragazzi e abbattere le barriere che noi normodotati cerchiamo di alzare.

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