Sono passati 60 anni da quando, al lavatoio di via Saluga, a Trento, Francesca Kirchner e Maria Pizzini scoprono di condividere un’esperienza comune: essere madri di figli con disabilità. Uno scambio di confidenze che sarà il punto di partenza di un impegno che cambierà la vita di molte persone. Nel 1965, insieme ad altri genitori, fondano la sezione trentina di Anffas, sull’onda di quanto successo a Roma nel 1958, con l’obiettivo di rompere l’isolamento, combattere i pregiudizi e offrire opportunità concrete a chi, fino ad allora, era invisibile agli occhi della società. Da allora, Anffas Trentino è cresciuta fino a diventare una tra le più grandi tra le Anffas d’Italia, mettendo sempre al centro la voce delle persone con disabilità, il loro diritto di autodeterminazione.
Oggi l’associazione garantisce ogni giorno supporto a oltre 1.000 persone grazie a una rete articolata di 47 servizi e 41 sedi operative. Il lavoro quotidiano è reso possibile da una squadra di 652 dipendenti e 236 volontari che collaborano per realizzare progetti e percorsi personalizzati. Dai servizi residenziali a quelli socio-sanitari, dai percorsi di inclusione sociale e lavorativa, fino al supporto scolastico ed educativo, Anffas Trentino promuove pari opportunità, autonomia e partecipazione alla vita della comunità.
La ricorrenza del 60° anniversario della fondazione è l’occasione per riflettere insieme sulla strada fatta finora e sulle nuove sfide che attendono le persone con disabilità, le loro famiglie, gli operatori e i volontari che sono al loro fianco, ma anche le istituzioni e le associazioni. Tra queste, ci sono senza dubbio l’ingresso dell’associazione nel Terzo Settore – con un nuovo statuto che prevede un coinvolgimento ancora più attivo delle persone con disabilità – e l’avvio della sperimentazione in Trentino della Riforma Locatelli sulla disabilità, che mette al centro il concetto di “Progetto di vita”.
Nel corso del mese di settembre, saranno organizzati diversi appuntamenti di approfondimento e condivisione a Trento, a partire già da questa mattina.
Venerdì 12 settembre Palazzo Geremia (Trento) ha ospitato la presentazione del libro “Anffas Trentino. Da 60 anni la voce della disabilità intellettiva e relazionale. L’esperienza trentina” di Rocco Cerone e Giancarlo Rudari, con foto di Matteo Festi. Il libro si propone di documentare i progressi compiuti in questi 60 anni e di illustrare il ruolo che Anffas riveste oggi nel panorama dell’inclusione sociale. La narrazione si sviluppa attraverso le testimonianze dei ragazzi e delle ragazze di Anffas, delle loro famiglie, degli operatori, dei volontari, fino ai responsabili e ai vertici di una rete che abbraccia tutto il Trentino.
A Palazzo Trentini è stata inaugurata la mostra “Dalle origini, passaggi interiori. Un viaggio tra volti, sogni e silenzi nei 60 anni di Anffas Trentino” con le opere realizzate dagli artisti dei laboratori artisti di Anffas Trentino Articà. L’esposizione racconta, attraverso 6 sezioni tematiche, i momenti salienti della storia dell’associazione: un viaggio attraverso i luoghi e le persone significative che l’hanno costruita passo dopo passo. I ritratti di persone accompagnano il visitatore sulla scalinata verso Sala Aurora in cui le opere raffigurano l’attività artistica dei laboratori Articà, i padri fondatori e le madri fondatrici dell’associazione, l’impegno dei volontari e l’esperienza di Casa Serena. Nei quadri vengono rappresentate tante attività, dai soggiorni estivi ai vari servizi del territorio, con intensità, gioia ed energia. La mostra sarà visitabile fino a 26 settembre, dalle 9 alle 18.