Per qualche anno ha commentato il Vangelo della domenica su RaiUno suor Elena Bosetti, biblista e teologa di fama nazionale. Suora di Gesù buon Pastore della Famiglia Paolina, ha studiato a Roma e a Gerusalemme (presso lo Studium Biblicum Franciscanum e l’École Biblique). Dottorato in Teologia alla Gregoriana, ha insegnato Nuovo Testamento e Teologia Biblica.
Suor Elena, perché ha accettato la proposta di ViTrenD di collaborare con i suoi commenti audio e video alla pubblicazione di “Bibbia Insieme”?
La proposta di ViTrenD mi ha colto come un fulmine a ciel sereno. Sorpresa e sconcerto. Difficoltà a capire il perché di tale impresa. Mi dicevo: se vogliono, i giovani possono leggere comodamente la Bibbia sul loro cellulare, basta scaricare un’app. E poi, perché si rivolgono a me che sono “anziana”? mi dicevo. Non è meglio che sia una persona giovane a parlare ai giovani?
E perché alla fine ha detto sì?
Perché il team di Vita Trentina editrice che mi ha contattato ha fatto leva su un aspetto che mi ha colto nel vivo, l’importanza di leggere “insieme” la Bibbia, aiutati da chi ci crede davvero e ne è appassionato, a prescindere dall’età. Mi è sembrata questa decisamente una buona ragione per dire di sì.
Con quali criteri avete scelto i testi da commentare?
Inizialmente si pensava a pochi commenti introduttivi alle grandi articolazioni dell’Antico e Nuovo Testamento. Poi ci è parso più intrigante soffermarci su alcuni temi e personaggi che si prestano maggiormente alla riflessione e condivisione di gruppo: è questo infatti uno degli obiettivi di “Bibbia Insieme”.
Ad esempio?
La parola “stupore”. Dovrebbe essere il primo sentimento aprendo il libro della Genesi, con i racconti della creazione. Nessuna contrapposizione con la scienza. L’autore sacro vuole piuttosto accendere in noi lo stupore. Perché il primo che si stupisce è Dio stesso. Parola che crea, sguardo che contempla e gioisce. Dio guarda con stupore e ammirazione tutto ciò che ha fatto: è cosa molto buona e bella! E il nostro sguardo sulla creazione assomiglia a quello di Dio? La Bibbia inoltre ci presenta fin da subito anche l’insidia del male e come sia difficile essere “fratelli”. Caino che uccide Abele, Giuseppe venduto dai suoi fratelli… E però c’è qualcosa di straordinario nella storia di Giuseppe. Non solo perdona il male ricevuto, fa molto di più: aiuta i suoi fratelli a cogliere un raggio di luce in quella buia storia poiché Dio si è servito di lui per mantenerli in vita, per scrivere amore e provvidenza. Come non cogliere in filigrana l’amore e il perdono di Gesù.
Come possono essere utilizzati in gruppo i suoi commenti? E individualmente?
Possono essere utilizzati con molta libertà andando all’indice dei contributi audio video (pp. 1417-1418) e scegliendo il tema sul quale il gruppo desidera riflettere e condividere il proprio sentire. La stessa cosa vale per chi, individualmente, desidera approfondire un tema specifico.
Questa Bibbia per il suo formato si rivolge in particolare ai giovani: come un giovane oggi può accostare il testo?
La sfida è di accendere l’interesse e l’amore per la Parola di Dio, luce che illumina i passi del nostro cammino. Naturalmente chi accompagna il cammino dei giovani deve crederci per primo, l’entusiasmo è contagioso!
Papa Francesco ha indetto a suo tempo la “Domenica della Parola”: c’è ancora bisogno di riscoprire la centralità della Bibbia nella vita cristiana? Perché?
Assolutamente. Abbiamo trascurato per troppo tempo questa centralità, occorre ravvivarla. Perché non c’è vita cristiana senza Bibbia. L’autentica vita cristiana si nutre essenzialmente di Parola. Come pane fragrante, come acqua sorgiva.