L’Università di Trento proclama 468 nuovi dottori

L’Università di Trento ha proclamato 468 nuove dottoresse e nuovi dottori. Da parte del rettore dell’ateneo, Flavio Deflorian, un invito a resistere alla tentazione di semplificare la complessità del mondo: “Le spiegazioni semplici — ha detto — rassicurano. Lo sappiamo bene. Semplificare è, in fondo, un modo per consolarci: ci dà l’illusione di aver capito, quando in realtà abbiamo solo ridotto la complessità del mondo alla misura del nostro sguardo. È una tentazione umana, comprensibile. Perché la realtà in cui viviamo è complessa. A volte, spaventosamente complessa. Ma è proprio a questo che l’Università vi ha preparati: a ragionare dentro la complessità, anche quando richiede tempo, anche quando costa fatica”.

“L’Università vi ha insegnato a pensare con la vostra testa — ha aggiunto — anche controcorrente, anche a contestare come sta accadendo ora, sempre nel rispetto, a vedere le connessioni tra le cose, a mantenere uno sguardo aperto e consapevole su ciò che vi circonda, senza cedere a spiegazioni facili o parziali. Che scegliate la strada della ricerca o di una professione fuori dall’università ricordate sempre di farvi guidare dall’etica e dal rispetto della verità, anche quando è complessa, anche quando è scomoda”.

Nel 1995, Alessia Andreatta fu prima laureata di un percorso triennale sperimentale in Ingegneria. Dalla sua esperienza la testimonial, ora direttrice Ambiente di Gruppo Dolomiti Energia, è partita per lasciare tre messaggi ai nuovi/e dottori e dottoresse di UniTrento. “Abbiate il coraggio di scegliere, non lasciate che lo facciano altri per voi — ha esordito — anche quando le certezze mancano. Siate disposti a sperimentare, a seguire le vostre passioni, anche se vi portano in direzioni inattese. Il secondo messaggio è non accontentatevi mai. Cercate il miglioramento continuo, uscite dalla zona di comfort, siate protagonisti della vostra carriera. I “no” che riceverete saranno opportunità per cercare nuove strade in cui sentirsi valorizzati e valorizzate. La soddisfazione professionale non arriva da fuori, nasce da voi, dalla coerenza con i vostri valori e dalla capacità di scegliere con pensiero critico”. Infine Andreatta ha parlato del valore di essere squadra: “Nessun percorso si compie da soli. Unite le forze, mettete da parte l’io per costruire un “noi” capace di raggiungere qualsiasi traguardo”.

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